INCIPIT: La conquista più difficile

Northumbria, Inghilterra

Luglio 1100

La truppa di soldati in armi avanzava a passo costante lungo la strada accidentata e ombreggiata da alberi, e ogni volta che gli zoccoli ricadevano pesantemente schizzavano melma sui cavalli già infangati. Fiaccati dalle fatiche del viaggio e stremati, i guerrieri procedevano inarrestabili come un fiume diretto verso il mare.
Troppe variopinte punteggiavano i mantelli che svolazzavano e il vento sferzava attraverso i buchi sbrindellati che non erano stati rappezzati. Sotto lo sporco e il fango, non era facile distinguere il servo dal padrone, ma tre elementi facevano risaltare sue uomini.
Montavano cavalli migliori.
Indossavano cotte di maglia sotto il mantello.
E, mentre i loro uomini impugnavano l’arco o la lancia, ciascuno di questi due portava la fianco una spada che aveva fatto le sue battaglie e, sulla sella, uno scudo.
Il meno robusto dei due alzò una mano e tirò le redini. Senza profferire parola, gli altri otto deviarono verso il fiume che scorreva appena sotto la strada per far riposare e abbeverare i cavalli.
Mentre smontavano di sella, si capiva che alcuni di loro zoppicavano, e un soldato aveva solo un moncone dove un tempo c’era la sua mano destra. Sul volto tirato del loro capo c’erano il segno grinzoso di una bruciatura sulla fronte e la cicatrice di un’arma da taglio lungo la mascella, resa più evidente dal fatto che in quel punto la barba non cresceva.

Scritto da millecuori alle ore 19:56 del giorno: mercoledì, 24 novembre 2010