
FOGLIA AFFOGATA.
La consapevolezza del poeta riguarda propriamente la forma, la materia gliela dà il mondo fin troppo largamente, il contenuto scaturisce spontaneamente dalla pienezza della sua mente; mondo e poeta si incontrano inconsciamente e infine non si sa a chi propriamente appartenga la loro ricchezza. Ma la forma, benché riposi essenzialmente sul genio, deve essere conosciuta e meditata, e qui si esige consapevolezza affinché forma, materia e contenuto si convengano reciprocamente, si adattino l’uno all’altro, si penetrino l’uno dell’altro. Il poeta si trova in posizione troppo elevata per prendere partito. Serenità e consapevolezza sono i bei doni dei quali egli ringrazia il creatore: consapevolezza, per non spaventarsi davanti al terribile, serenità, perché sappia di tutto dare un’immagine dilettosa.
P O E T A
No, non lo so. E neppure
voglio saperlo. Vario
piacere sempre nuovo,
bacio di sposa casto eternamente!
Se a ogni istante ho un brivido,
perché dovrei informarmi
da quanto tempo dura?
-Johann Wolfgang Goethe-






