Magazine Cultura
Incognito
di Ed Brubaker e Sean Phillips
Icon Comics (Panini Comics per l'Italia)
Parlare di una delle mie saghe a fumetti preferite è complicato perché rischio di utilizzare fin troppo toni entusiastici. Tuttavia è il momento di dirvi qualcosa su Incognito, l'ottima saga noir-supereroistica inventata dal talentuoso Ed Brubaker.
Immaginate un mondo simile al nostro, ma in cui dal 19° secolo esistono persone dotate di superpoteri. Tutto è iniziato con la caduta di un misterioso oggetto radioattivo nel New England. Chiunque ne è venuto a contatto ha maturato abilità e poteri fuori dall'ordinario.
Il primo è stato un ergastolano in fuga, Kenneth Lee, ribattezzato poi Black Death. Da allora, a causa del contatto ravvicinato e diretto con l'oggetto piovuto dallo spazio, è il criminale (immortale) più potente del pianeta.
Sono proprio i criminali ad aver dapprima sfruttato la nuova opportunità arrivata come manna dal cielo, creando vere e proprie società dedite a furti, rapine, omicidi e spaccio, gestite però da tizi con superpoteri. Poi anche la Legge ha sfruttato l'occasione. Il geniale e controverso professor Zeppelin ha creato un'agenzia governativa per combattere il crimine “extraumano”. Si tratta del SOS, inizialmente mosso da metodi di studio per così dire lombrosiani, ma col tempo diventato ipertecnologico, al punto di sintetizzare un siero in grado di reprimere i superpoteri.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale il SOS ha adottato la politica di celare al mondo quante più testimonianze riguardanti la lotta coi criminali dotati di abilità straordinarie. Possiamo definirla una strategia di disinformazione atta a mantenere un'illusorio velo di normalità per nascondere i disastri compiuti durante lo scontro tra Legge e Caos.
In questo scenario si muove Zack Sterminio, ex “uomo di fatica” di Black Death. Zack, così come il suo defunto fratello gemello, è dotato di forza e agilità fuori dal normale. Proprio in seguito alla morte del fratello ha tradito l'organizzazione, passando al soldo del SOS, nel Programma Protezione Testimoni. Questo cambio di bandiera gli è costato però caro: Zoe Zeppelin, figlia del leggendario creatore del SOS, gli ha imposto di sopprimere i suoi poteri assumendo regolarmente la medicina inibitrice, nonché di accettare un normalissimo lavoro di copertura in qualità di impiegato di una multinazionale.
Ma quanto può resistere calato in una vita normale e assolutamente noiosa?
Questo è il primo interrogativo per così dire filosofico che Brubaker pone indirettamente al lettore. Dove sta scritto che condurre una vita perfettina, ligia al dovere e di completo anonimato sia meglio che non liberare gli istinti, rompere le regole e sfruttare al massimo le nostre potenzialità?
In Incognito il punto di vista è quello di Zack, un ex criminale pluriomicida; tuttavia le domande che si pone potrebbero adattarsi, fatti i dovuti distinguo, a molti di noi.
Al di là di questi risvolti piuttosto seriosi, Incognito è anche (anzi, soprattutto) una saga che trasuda di atmosfere noir, dai disegni ai personaggi, dalla sottile linea che separa i buoni dai cattivi ai misteri svelati poco a poco e mai fino in fondo.
Sullo sfondo c'è il lento svelarsi della vera natura dell'oggetto che duecento anni prima ha portato alla nascita dei Super, un mistero così grande che a molti tra coloro che lo scoprono risulta del tutto impossibile da accettare. Se però questo è appunto soltanto lo sfondo, l'ambientazione generale, il nocciolo della storia è costituito dalle vicessitudini di Zack Sterminio, che di certo non rimarrà a lungo schiavo della sua nuova vita da impiegatuccio.
Tra tradimenti, doppio gioco, regolamento di conti, malavita e ricchissime suggestioni dieselpunk, Incognito scorre via che è un piacere, senza mai annoiare e senza cadere nei più ritriti cliché del fumetto supereroistico.
Al momento ci sono due album autoconclusivi, entrambi tradotti in italiano e pubblicati da Panini Comics. Quasi certamente ne arriverà un terzo e ultimo. Nell'attesa vi consiglio di farvi trascinare nel mondo violento di Zack Sterminio, di Black Death e dei supercriminali che lo abitano.
"Tutto intorno a te appare vuoto.
E così, un giorno, finalmente vedi...
Vedi chiaramente... per la prima volta. E capisci perché sei qui.
Perché tutti noi facciamo quel che facciamo.
E finalmente puoi preparare la tua fuga."
(Incognito - Cattive Compagnie)
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