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Incompatibilita’

Creato il 10 settembre 2010 da Speradisole

Una delle parole più sentite in questi giorni è la parola “incompatibilità”.

Il dizionario Devoto Oli dice che è “l’impossibilità di coesistere o conciliarsi nell’ambito di un rapporto di reciprocità”.

Berlusconi trova che Fini, cofondatore del PDL, sia diventato “incompatibile”.

Il governo, di solito,  prende le sue decisioni, dopo aver ascoltato il PDL e la Lega, però trova incompatibile Fini, perché ha detto che ci vuole più legalità?

O è Berlusconi diventato incompatibile?

Quando viene chiesta più legalità e rispetto delle regole, viene meno la libertà assoluta del capo, la mitizzazione spettacolare della sua figura, il collegamento della sua avventura politica  ai bisogni profondi del suo narcisismo patologico.

La richiesta di Fini di “discutere insieme” fa sì che Berlusconi si senta come sotto ricatto da un nemico. Si arrabbia, si arrovella e si emoziona.  E la pericolosità dell’individuo sta proprio  nel suo continuo muoversi sull’onda di emozioni fuori controllo.

Il paese ha bisogno di un capo meno patologico, di un leader che non cavalchi continuamente l’onda emotiva, che dia garanzia di serietà e non se la leghi al dito se qualcuno chiede rispetto delle regole.

Finché lo chiedeva l’opposizione era facile fare le orecchie da mercante, ma quando la richiesta di maggiore legalità, viene dall’interno delle viscere del proprio partito, l’emozione del capo è pericolosa. Per il Paese.



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