Trascinata da una superlativa Carolina Costagrande, l'Italia batte 3-1 l'Olanda, approda per la quarta volta consecutiva in una semifinale europea e mette a tacere gli scettici che parlavano di ciclo ormai finito. Questa squadra, al contrario, sulla carta non è mai stata così forte e, migliorando l'intesa e acquistando ulteriore fiducia, potrà dare molto fastidio anche a corazzate come Brasile e Stati Uniti. Nei primi due set la selezione tricolore impartiva una lezione di volley alle rivali orange. Sorretta dalla classe di Simona Gioli e dalla potenza di una ispirata Costagrande, l'Italia si rivelava devastante a muro, mentre la solidità difensiva consentiva buone rigiocate per i martelli Piccinini e Del Core. Nel terzo parziale, poi, le tulipane si giocavano il tutto per tutto e, con dei servizi tesi ed insidiosi, mettevano in difficoltà la ricezione azzurra, con Leo Lo Bianco costretta a servire delle palle scontate. L'Olanda, guidata dall'ottima palleggiatrice Laura Dijkema, riusciva ad aggiudicarsi la frazione sfoderando nel complesso un buon gioco e, soprattutto, grande carattere. Nel quarto set, tuttavia, l'Italia tornava il rullo compressore di inizio match, scavando subito un break decisivo grazie ai muri di Costagrande e Valentina Arrighetti. Le battute vincenti di Del Core, infine, ponevano fine ad una contesa in cui la formazione del tricolore si è rivelata indiscutibilmente superiore. Merita una nota a parte il libero Giulia Leonardi. La 23enne di Cesena è entrata a far parte del gruppo di Barbolini con grande umiltà, sostituendo niente meno che un monumento come Paola Cardullo ed un elemento di esperienza come Enrica Merlo, entrambe infortunate. La giovane azzurra si è calata positivamente nel ruolo e, partita dopo partita, sta diventando sempre più importante nei meccanismi di ricezione e difesa della squadra. Davvero brava. Sabato l'Italia tornerà in campo a Belgrado per affrontare una tra Germania e Repubblica Ceca: in palio la finalissima.
Federico Militello