Ieri, 18 febbraio, si è celebrata la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger.
Come si legge su Aspergerpride la sindrome di Asperger è attualmente considerata un disturbo pervasivo dello sviluppo legato allo spettro autistico.
Come nell’autismo si distingue per la cosiddetta triade sintomatologica, che implica complicazione nelle aeree di comunicazione, relazione ed interessi ristretti e sterotipati.A tal proposito voglio segnalarvi l’apertura a Milano del primo Aspie Café italiano.
Un luogo permanente di incontro dedicato alle persone con Sindrome di Asperger.
Un numero sempre crescente di persone che rientra nella fascia dell’autismo detta “ad alto funzionamento”, o Sindrome di Asperger, diventa cosciente delle proprie caratteristiche soltanto in età adulta.
La diffusione dell’informazione su questo tema consente infatti a molti di loro di comprendere finalmente le cause di un sentimento di inadeguatezza che li accompagna dall’infanzia.
Incontrano l’argomento sul web, in un film o in un romanzo, sentono il bisogno di capirne di più, e si orientano da soli a una diagnosi che fornisca delle risposte al loro disagio.
Quando la diagnosi (pur difficile da reperire sul territorio) è poi confermata, fornisce una illuminante chiave di interpretazione dei propri comportamenti passati e presenti.
Ma, a quel punto, che fare? Non è ancora attiva nel nostro Paese una presa in carico per chi, adolescente o adulto, ha a che fare con questi problemi.
Ecco allora che fornire a queste persone un’occasione di reciproco aiuto diventa per loro una preziosa risorsa.
L’iniziativa Aspie Café vuole proprio offrire una possibilità di migliorare la consapevolezza attraverso incontri periodici, gestiti autonomamente.
Sono ormai attive nel web comunità virtuali dedicate, ma l’incontro di persona integra l’esperienza e consente un passo ulteriore: il confronto diretto, il conoscersi e il riconoscersi tra affini, la condivisione, anche la nascita di una comune progettualità, per arrivare, volendo, all’assunzione di un ruolo informativo e di rappresentanza sociale.
Un’esperienza intensa, ma necessaria e chiarificatrice, che comporta il mettersi in gioco per riconocersi un’identità più definita.http://www.aspergerpride.it/
Il progetto è promosso e organizzato dalle associazioni di persone con Sindrome di Asperger e loro familiari che in questi anni hanno lavorato intensamente per dare supporto e fare informazione.
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