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Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni… alto, bruno e sconosciuto

Creato il 07 dicembre 2010 da Soloparolesparse

Sapete che da tempo ho un conto aperto con le traduzioni italiane dei titoli dei film stranieri, ed in quest’ambito mi sembra che Incontrarai l’uomo dei tuoi sogni stabilisca il record di illogicità.
Il titolo originale del film di Woody Allen è You will meet a tall dark stranger, cioè Incontrerai uno straniero alto e bruno, e mi sembra che siano chiare le implicazioni che questo ha rispetto alla versione italiana.

Se il titolo italiano da l’idea di una commedia d’amore, la versione originale lascia il dubbio che lo straniero da incontrare possa essere direttamente la morte (cosa che nel film viene fuori in maniera chiara grazie alla battuta di uno dei protagonisti).
Sbaglio o si perde qualcosa di importante?

Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni… alto, bruno e sconosciuto

Alfie lascia la moglie Helena perchè si sente ancora giovane e si innamora di una ragazzina con cinquant’anni di meno decisamente bella e stupida.
Helena nel frattempo trova conforto nelle predizioni di una cartomante e organizza la sua vita di conseguenza.
Nel frattempo loro figlia Sally è in crisi col marito Roy e si innamora del suo capo.
Roy, a sua volta, sempre alla ricerca dell’ispirazione per il suo nuovo romanzo, perde la testa per la giovane e bella vicina di casa… e così via in un intricato aggrovigliarsi di amori e odi, di prendersi e lasciarsi, di sogni e futuri incerti.

La nuova commedia di Woody Allen ha molto delle sue precendenti, i dialoghi spesso surreali, gli incredibili intrighi tra i personaggi, la caratterizzazione stessa dei personaggi, tutti con un presente difficile ed incerto e fortemente complessati.
Non c’è un protagonista sereno o gioioso o potente e sicuro di sè in tutta la filmografia dell’uomo con gli occhiali.

Ma c’è anche roba a cui non ci aveva abituato il buon Allen.
A partire dalle musiche, che abbinano al classico jazz pezzi più vari e aperti a passioni diverse.

Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni… alto, bruno e sconosciuto

La storia è raccontata da una voce narrante che parte col presentarci i personaggi (anche questa non è una novità) e si va avanti con una serie di flash back che tratteggiano caratteri e vicende precedenti.

L’insieme è comunque una commedia collettiva che posa sugli intrecci e punta su situazioni contorte e drammatiche raccontate con tono lieve e pacatamente amaro.
Su questa base si muovono poi alcuni attori di gran nome, questa sì cosa poco usuale per Allen che di solito preferisce non avere a che fare con i grandissimi.
Qui invece abbiamo un Anthony Hopckins inarrestabile, un Antonio Banderas pacato, una Naomi Watts ottima e fortemente credibile, ma non c’è dubbio che la mattatrice sia Gemma Jones, illogica, esagerata e impassibile di fronte alle accuse di tutti.

Curioso poi il personaggio di Freda Pinto (splendida!) costantemente vestita di un simbolico rosso che potrebbe essere la tentazione o semplicemente la passione della giovinezza.

In definitiva un’altra perla amara e ironica di Woody Allen.


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