Woody Allen continua a sfornare un film all’anno. Dopo il suo ultimo successo commerciale, ottenuto con Match Point, i film successivi hanno iniziato a ricevere continue critiche che vedevano il regista colpevole di non avere più lo smalto di una volta. E’ anche vero però che nonostante la sua “crisi” (se così la vogliamo chiamare) i suoi film erano sempre stati un prodotto superiore rispetto a ciò che viene offerto dagli altri colleghi. Insomma, un film di Allen era sempre qualcosa di interessante da vedere anche se l’autore fosse in evidente affanno. Stavolta, però, sembra essere arrivato davvero il momento di fermarsi un attimo, perché “Incontrerai l’Uomo dei tuoi Sogni” (ultima fatica del regista statunitense), non solo è un pessimo film ma, cosa più grave, è lontanissimo dallo stile tipico del suo cineasta.
Con un cast composto da grandi nomi: Naomi Watts, Josh Brolin, Anthony Hopkins, Gemma Jones, Freida Pinto e Antonio Banderas, Woody Allen continua la sua ultima tendenza: raccontare come è possibile trovare la felicità nella vita. In “Basta che funzioni” ci diceva che nulla era importante, andava bene qualsiasi cosa, basta che questa funzionasse. Anche stavolta non cambia moltissimo. La storia del film si basa di nuovo sulla ricerca della felicità dell’essere umano. Una felicità che di solito l’essere umano cerca andando incontro ai suoi bisogni ma a volte è più semplice da trovare all’interno delle illusioni, credendo a ciò che ci piace sentir dire, magari anche pagando una pessima cartomante affinché questa ci assecondi nel nostro intento. Per quanto riguarda quelle persone, invece, che vogliono rimanere in contatto con la realtà, bè per loro può capitare che la felicità non arrivi mai, perche la realtà sa essere bastarda, spietata e crudele. Insomma, ci risiamo: “Vivi come ti pare, basta che funzioni!”.
Lento, noioso e completamente piatto “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” è veramente difficile da digerire. E’ un film che non decolla mai, un ora e quaranta minuti in cui non si riesce mai ad entrare nella storia che, tra l’altro, regala solamente un paio di scene degne del cinema di Allen (entrambe con Brolin protagonista!). Una delusione inaspettata da un autore che, nonostante ultimamente stesse giocando di rimessa, sembrava sempre sapere come accontentare il pubblico, ma stavolta ci regala un grande buco nell’acqua. Non resta altro, quindi, che sperare. Sperare che i suoi prossimi progetti, già in fase di costruzione (vedi Midnight in Paris), siano migliori o magari che scelga di prendersi una pausa e tornare più lucido e riposato di quanto lo sembri adesso.
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