Incontri

L’incontro con alcune persone ha il potere di ri-svegliarci. Di farci sentire quella vibrazione, quel luccichio, quello scambio spontaneo di segni, sguardi e parole che trovano con naturalezza una configurazione armonica.

Seduto di fronte a queste persone sento la responsabilità di esserci pienamente. Occorre placare la mente analitica per cogliere gli sfondi e le figure che si formano e si trasformano regolarmente. La reale presenza delle persone irradia ordine, fiducia e calma.

Non posso sapere a priori cosa succederà. Devo accettare il rischio e valorizzare l’eccitazione che deriva dall’incognita relazionale che incontrerò. Avere il coraggio di aprirmi al non noto fiducioso che si saprà, in qualunque evenienza, trovare il saper-stare migliore.

Questa fiducia ci anticipa, arriva a destinazione prima delle nostre parole. Nella relazione percepiamo prima la disposizione alla relazione e in seguito i contenuti e le dinamiche della relazione stessa. Con la semplice presenza, corporea e sensoriale, comunichiamo accettazione e diponibilità a essere e permettere essere.

Ecco, permettere di essere. Una buona abitudine.