Il presidente ivoriano Alassane Ouattara e la presidente liberiana Ellen Johnson Sirleaf si sono incontrati nella città di Guiglo in Costa d'Avorio per decidere e progettare quanto prima l'apertura delle frontiere tra i due Paesi.
Apertura che equivale, nei fatti, all'impegno di una maggiore collaborazione, tra i due Paesi.
Il problema data dai tempi della guerra civile in Costa d'Avorio.
Infatti, all'epoca, molti ivoriani, quelli che erano contrari all'ascesa politica di Ouattara, ripararono con la fuga in Liberia.
Alcuni, negli anni successivi, sono riusciti però a rientrare nel proprio Paese ma l'epidemia di ebola ha fatto sì che la Costa d'Avorio, ultimamente,decidesse la chiusura delle frontiere.
Pertanto la situazione dei profughi è da tempo in stallo e il presidente Ouattara, nell'incontro di Guiglo, ha stabilito con la sua omologa liberiana di riaprire le frontiere solo tra tre mesi, quando, a parere dell'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), si può dire scongiurata del tutto una eventuale e possibile recrudescenza dell'epidemia di ebola.
Inoltre la collaborazione tra Costa d'Avorio e Liberia, nei colloqui di Guiglo, ha riguardato sopratutto la comune difesa da infiltrazioni e possibili incursioni di adepti del fondamentalismo islamico, piaga reale dell'area e nient'affatto trascurabile.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)