Magazine Cultura
Data: 24 settembre 2015
Autore: Cristina Caboni
Libro: “La Custode del Miele e delle Api”
Luogo: Libreria Open- Milano
Cari lettori, oggi vi racconto della bellissima presentazione ospitata alla famosa Libreria Open, luogo che personalmente adoro!
Questa libreria ha un concept davvero all’avanguardia perchè è un mix di biblioteca, libreria, caffè e angolino relax tutto in uno: ci si può accomodare col proprio pc sui divanetti sorseggiando un tè caldo oppure prendere dei libri dagli scaffali, leggerli e poi uscire senza acquistare nulla…insomma è un luogo di ritrovo ma anche di quiete:
Cristina sintetizza brevemente la trama del libro e le viene posta subito la prima domanda: c’è qualcosa di autobiografico?
Risponde di sì, che la sorella della sua bisnonna “cantava alle api” e da qui lei ha immaginato la storia.
Lei stessa ha lasciato un lavoro da contabile per aprire col marito un’azienda e diventare apicoltrice.
“In questo libro viene descritto qualcosa di molto raro e cioè l’amicizia tra donne: di solito è praticamente impossibile che sia disinteressata, longeva e sincera, noi donne siamo portate a sentire la competizione perché siamo insicure, ad essere invidiose ed altro…invece le donne di questo libro sono forti, determinate e capiscono che bisogna unire le forze. Tu credi in questa unione? Pensi sia possibile?”.
Cristina sorride e racconta che uno dei primi ricordi che hai sono le donne della sua famiglia che facevano il pane insieme, era un momento di gioia, di condivisione perché mentre si impastava si prendevano decisioni, ci si confidava e si viveva quella solidarietà femminile che molte donne vogliono ma che poi, purtroppo, spesso non riescono a mettere in pratica.
A quel punto, collegandosi a questa solidarietà ed unione, spiega che l’alveare è una struttura matriarcale e che tutte le api sono importanti; la stessa ape regina non potrebbe sopravvivere per più di 3 ore se non ci fossero le altri api a nutrirla e scaldarla e le stesse donne, se solo si unissero con spirito altruista, potrebbero davvero fare grandi cose.
“Nel libro c’è una frase che recita fai attenzione ai sogni dell’alba, che vuol dire?”.
Cristina racconta che è un’antica tradizione, che i sogni fatti all’alba sono un messaggio che ti viene lasciato da chi ti ama e non c’è più e quindi vanno ascoltati con attenzione.
Dice che nel suo paese ci sono molte antiche tradizioni, anche quelle relative alle fate che, si racconta, abbiano insegnato i segreti del pane alle donne.
Impastare il pane significa aver a che fare con i 4 Elementi: l’Aria che lo fa lievitare, la farina che arriva dalla Terra, l’Acqua che aiuta nell’impasto e il Fuoco che lo cuoce e quindi è una pratica magica e misteriosa e le antiche tradizioni sono arrivate fino a noi e in alcuni paesini sono rimaste.
L’intervista prosegue facendo notare che ogni capitolo inizia con la descrizione di un tipo di miele e delle sue proprietà e l’autrice spiega che, a seconda delle caratteristiche del territorio, nasce un certo tipo di miele; in generale questo prezioso nettare serve non solo per deliziare il palato ma anche in caso di scottature, come antibiotico naturale e anche (udite udite!) come anti invecchiamento.
L’incontro non poteva che terminate con un piccolo assaggio del miele prodotto da Cristina e con la promessa di gustare questo meraviglioso libro pieno di profumi, di riflessioni e di caleidoscopiche emozioni.
Al prossimo incontro!
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