Data: 10 settembre 2015
Autore: Pedro Chagas Freitas
Libro: “Prometto di sbagliare”
Luogo: Libreria Lirus Milano
Salve a tutti e piacere di conoscervi!
Mi chiamo Sveva, ho 34 anni e ho un irrazionale, viscerale ed infinito amore per i libri e quando la cara Rory mi ha proposto di raccontare qualche evento letterario al quale partecipo non me lo sono fatta ripetere due volte!
Il mio primo resoconto come vostra inviata inizia con la presentazione del libro di Pedro Chagas Freitas, l'autore di "Prometto di Sbagliare".
Non conoscendolo sono andata a sbirciare sulla Wikipedia portoghese e leggo subito che Pedro ha scritto già 20 libri e il suo ultimo romanzo (lui stesso dirà che non è proprio un romanzo e non sa come classificarlo) è in testa alle classifiche e vendutissimo praticamente ovunque.
L’evento si svolge alla Libreria Lirus di Via Vitruvio a Milano dove non sono mai stata e con mia sorpresa scopro che tutte le scaffalature sono dello stesso identico colore della copertina del suo libro e devo dire che mi è sembrato di cadere in una sorta di tana del Bianconiglio: verde acqua ovunque e palloncini svolazzanti all’ingresso…
Quando arriva l’autore resto subito colpita da due cose: due profondi occhi azzurri e un sorriso disarmante.
E’ qualcosa che va al di là del bel viso che si ritrova, percepisco una bontà d’animo notevole, confermata poi dal modo di esprimersi, dai contenuti del suo discorso e dal modo delicato e grato con il quale si rivolge a coloro che gli fanno domande.
La giornalista Eleonora Molisani lo accompagna insieme ad una interprete perché Pedro, che capisce perfettamente l’italiano, non lo parla altrettanto bene.
“Questo è il libro più sottolineato di questi ultimi anni!” esordisce la Sig.ra Molisani e in sala tutti annuiscono, stringendo tra le mani la copia in attesa di autografo.
Pedro sorride molto, risponde con dolcezza ed eleganza alle domande poste dalla Molisani e poi si mette a totale disposizione del pubblico e chiede sempre il nome di chi gli pone una domanda.
Spiega che secondo lui non bisogna essere perfetti, che "perfetto è noioso, bisogna rischiare e soprattutto essere un po’ folli perché amare normalmente non è amare, l’amore è irrazionale e se è l’Amore con la A maiuscola rende anche noi stessiirrazionali".
Continua spiegando che oltre a questo lasciarsi andare alla “follia sana” è necessario tornare un po’ bambini perché secondo lui “i bambini sono l’evoluzione degli adulti” (gran bella frase) e solo così si può riscoprire il gusto delle cose semplici ma fondamentali come abbracciare i genitori, baciare la propria moglie (mentre lo dice gli occhi gli brillano, donna fortunata!), correre in un parco…
A chi gli chiede se ha vissuto personalmente tutte le esperienze contenute nel libro risponde di no, che alcune le ha vissute solo nella sua testa ma sono reali anche se immaginate e quindi non per questo meno importanti o “vere”.
Una domanda interessante che gli viene posta da una ragazza è se in Portogallo, come accade qui in Italia, gli scrittori devono pagare le case editrici per far pubblicare i propri scritti e come ha fatto lui per diventare famoso.
Pedro molto seriamente replica: “Certo che accade anche in Portogallo, io stesso all’inizio ho pagato più di una volta per farmi pubblicare perché ho scritto 20 libri e non è che fossero tutti ansiosi di leggerli!
Però per arrivare dove sono ora ho scritto tutti i giorni per 10 anni, ci vuole impegno e passione ed è essenziale scrivere tutti i giorni…capita di distrarsi, di sedersi a scrivere ed essere risucchiati da altro e invece bisogna sforzarsi perché solo così si ottengono risultati”. Prima di concludere l’evento alla domanda “Ha letto qualche scrittore italiano? Quale preferisce?” Pedro purtroppo inciampa perché rimane un po’ pensieroso, cerca di ricordare qualche autore, poi risponde: “Non ho letto molto, conosco Sveva Casati Modignani…però ho letto di più altri autori come Dumas…mi sono comunque fatto dare una lista di autori italiani da leggere”.
Sinceramente, senza nulla togliere alla Modignani, un pensiero mi è fugacemente balenato davanti: Umberto Eco? Oriana Fallaci? Vabbè, facciamo finta che fosse emozionato per l'incontro e preso alla sprovvista, che ne dite? ;-)
Ad ogni modo Pedro è una persona piacevolissima, molto delicata e gentile e dal suo modo di parlare trasuda il suo amore per la scrittura e tutta la sua passione.
Mi auguro di avere ancora l’opportunità di rivederlo in Italia e di seguito vi lascio un piccolo collage di foto di questo piacevole incontro (prometto che le prossime saranno migliori, purtroppo c'era troppa gente ed ero in un angolino laterale!)
Arrivederci al prossimo evento!