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[Incontro con l'autore] Silvia Sacco Stevanella @laFeltrinelli VR

Creato il 17 gennaio 2014 da Bea23

Come ogni avvenimento importante è d’obbligo un minimo di resoconto. Condivido quindi con voi alcune riflessioni sulla presentazione del libro Luce 2: Il cammino dei giganti di Silvia Sacco Stevanella.

silvia sacco stevanella

«I buoni libri per ragazzi sono fatti
di poesia, schiettezza e romanticismo» [Silvia Sacco Stevanella]

Se non eravate presenti, vi dico subito che vi siete persi una gran serata. E non perché fossi io la relatrice. Silvia è davvero una ragazza (mi permetto di chiamarla ancora così, anche se è del 1977, e spero non se ne abbia a male) speciale: è umile, genuina, ricca di fantasia e spontaneità.
La mia intervista mirava a tracciare un quadro quanto più fedele della sua personalità e a dare agli astanti un’idea generale del suo tipo di scrittura, a mio avviso molto fluida e brillante. Ma andiamo con ordine.

NOTA: ho preso degli appunti mentre Silvia rispondeva alle mie domande e a quelle del pubblico, ma sicuramente qualcosa mi sarà sfuggito. Spero nulla di importante!

Chi è Silvia

Silvia Sacco Stevanella è originaria di Verona, ma ora vive a Milano dove lavora come redattrice per Mondadori. È sempre stata coinvolta in attività con i giovani, soprattutto con i bambini e i ragazzi: ha scritto barzellette, tenuto corsi di fumetto, fino a cimentarsi nella scrittura di due libri (Luce 1: La grotta dei Sussurri e Luce 2: Il cammino dei giganti, che ne è il sequel). Ma perché proprio libri per ragazzi? «È stato come un richiamo; ho sempre avuto delle vibrazioni che mi attiravano verso questa fascia d’età e mi trovo bene con loro».

I lettori

Si è soliti pensare che sia più facile scrivere per i ragazzi che non per gli adulti: si può usare un lessico più semplice, i temi da trattare sono diversi… Io, però, credo non sia tutto così ovvio e scontato. Parlare di certe cose, come fa Silvia che affronta temi delicati – l’amore e l’amicizia tra adolescenti, la questione ambientale e il rispetto della natura – non è semplice solo perché ci troviamo davanti piccoli uomini e piccole donne. Anzi, forse è esattamente il contrario. Riuscire a destare la loro curiosità e incentivarli nella lettura non è cosa da tutti.
A tal proposito ho chiesto a Silvia quali “poteri magici” utilizza (perché secondo me proprio di questo si tratta) per far sì che i giovani d’oggi siano interessati a sfogliare un libro. Spesso siamo abituati, a quell’età – e mi ci butto dentro anch’io – ad associare i libri alla scuola e quindi a provare disgusto e ribrezzo tali da farceli tenere alla larga. In più, le nuove tecnologie, internet, Facebook e tutta la multimedialità che ci circonda sono una potente fonte di distrazione e allontanamento dalla lettura. «Nessun potere magico, nessun trucco. Mi immedesimo con il mio pubblico e cerco di scrivere quello che loro vorrebbero sentirsi dire, e come lo verrebbero sentire. Tener viva la loro curiosità: è questo il mio obiettivo. È come seminare un terreno senza sapere, un giorno, cosa ne nascerà: una margherita, un platano, un quadrifoglio…»

L’ispirazione

E quali sono i libri che l’hanno ispirata, quelli che leggeva da adolescente e quelli che preferisce ora? Silvia ha iniziato con una forte passione per l’horror, leggendo di nascosto da mamma e papà i libri per adulti come quelli di Stephen King, e i Racconti del terrore. Durante l’incontro ha citato un sacco di scrittori e un po’ me li sono segnati: Antonio Moresco, Michele Mari, Silvana De Mari… E poi ci sono i poeti crepuscolari che, assieme a Garcia Llorca, l’hanno consolata durante l’adolescenza, o l’illuminante Porci con le ali, o ancora i personaggi de I ragazzi dello zoo di Berlino. «Non libri pedagogici ma opere che grazie all’abilità dello scrittore e alla bellezza della storia sanno disegnare un mondo che ti trasmette curiosità verso l’esterno».

Luce: saga eco-fantasy

Entriamo ora nel concreto dei due libri usciti per Mondadori. Le avventure di Luce fanno parte di una saga eco-fantasy dove il destino della protagonista è niente-po-po-di-meno-che salvare la Terra da un gruppo di malefici personaggi chiamati Incarnatori. Le piante e i loro poteri saranno la sua risorsa per sconfiggere il nemico e salvare i nodi geomantici che regolano e preservano l’equilibrio terrestre. Se nel primo libro la componente fantastica era prevalente, nel secondo capitolo Silvia ha voluto dare spazio anche all’aspetto umano. «Luce è una ragazza sveglia, che sta imparando a vivere con le sue insicurezze. È l’alter ego di molte ragazzine sue coetanee, che leggendo il libro potrebbero rivedersi in lei e accettarsi di più».

Il «mostro asociale», come lei stessa si è definita, in cui si trasforma quando si isola dal mondo per scrivere, quella sera per fortuna non si è visto. Silvia era spontanea, divertita e anche un po’ emozionata, nel vedere tanto interesse attorno al suo lavoro. Pur vivendo ogni giorno a contatto con i libri, trovare il proprio nome sugli scaffali delle librerie e sapere che ci sono persone (giovani e meno giovani) che dalle sue storie traggono qualche insegnamento o che riscoprono, grazie alla sua scrittura diretta e cristallina, il piacere di leggere un libro, è sicuramente prova di un grande successo.

Attendiamo nuovi sviluppi editoriali, visto che la scrittrice ci ha anticipato di essere al lavoro su un libro per adulti, ambientato a Verona.

Nel frattempo potete consolarvi con Luce, Kendra, Minosse e i loro amici Lylium.


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