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Incontro con Sveva Casati Modignani (Salone del Libro)

Creato il 16 maggio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

con Bruno Gambarotta e Sveva Casati Modignani

Un’altra presentazione nella cornice della Sala Rossa. E un’altra presentazione estremamente divertente. Bruno Gambarotta, scrittore e giornalista, ma anche conduttore televisivo, presenta il nuovo libro di Sveva Casati Modignani, La vigna di Angelica, una saga famigliare che ha per protagonista una imprenditrice coraggiosa, intenta ad esportare la sua produzione di vino.

È un libro di scelte e di relazioni, nel quale le varie generazioni parlano tra loro: le madri portano le loro figlie dal ginecologo, le figlie parlano alle madri dei loro rapporti sessuali, senza argomenti tabù.

Si parla anche di vino, ovviamente, di saperlo fare, del modo in cui si fa e del modo migliore per venderlo: e nella comunicazione di vendita (e in tanti altri settori, secondo la scrittrice) le donne hanno una marcia in più. Con l’obiettivo di superare il rumore di fondo, di emergere la protagonista del romanzo va in america e prende delle decisioni che, ad esempio, un uomo non avrebbe preso: è un romanzo molto femminile: come sempre la Modignani cerca di pareggiare i conti delle donne con gli uomini, creando donne forti e determinate che non si fermano davanti a nulla. In un periodo come questo di forte recessione del nostro paese, la Modigani propone donne che hanno capito che se vogliono continuare a vendere, e a vivere, devono andare via da questo paese; le sue donne non conoscono ostacoli, non si fermano davanti alle difficoltà e questo perchè le donne, secondo la scrittrice, sognano di più, e quando hanno una meta da raggiungere vanno dritte per la loro tangente.

Su questi temi i due protagonisti della scena, Gambarotta e Modignani, “si stuzzicano” con grande complicità. Lei mostra un caratterino degno delle donne di cui scrive, e spiazza l’intera platea con frasi tipo “quello chef è così bello che levati, uno strafigo della madonna“, strappando fragorose risate. Lui, dopo aver incassato i diversi “attacchi” sul genere maschile, smorza le eventuali polemiche con una divertentissima captazio benevolentiae: “comunque [e lo dice sospirando] a me il libro è piaciuto molto!“. Il pubblico scoppia in un applauso.

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Siamo alle battute finali dell’incontro, e si ritorna a parlare del libro: è una grande storia d’amore, ricca di colpi di scena, di cui la Modignani, però, non vuole dare una chiave di lettura, nè la sua interpretazione, soprattutto rispetto ad alcuni passaggi del suo romanzo: lascia invece che ogni lettore interpreti il tutto a modo suo, secondo la propria esperienza e la propria sensibilità.

Con questo incontro si chiude la nostra avventura alla 28esima edizione del Salone del libro di Torino: abbiamo cercato di trasmettere a tutti voi le emozioni di questo evento, che sembra un cuore pulsante di buone prospettive, e che a noi ha colpito molto.

Ma al di là di eventi come questi, credo che il mercato editoriale vada rinverdito ogni giorno, e chi, più di tutti, può fare qualcosa, siamo noi lettori, noi che viaggiamo attraverso le pagine del libro, noi che inseguiamo i nostri personaggi, per essere come loro o per renderci conto di essere completamente diversi: in un libro, oltre a trovare luoghi e personaggi nuovi, tutti da conoscere, incontriamo anche noi stessi, e impariamo a conoscerci.

Voglio perciò salutarvi con questo invito: leggete, leggete, leggete…non per “imparare” o per “conoscere”, ma per “conoscervi”.




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