Sfoglio il lavoro di Luca e mi viene in mente che questa musica è perfetta per accompagnarlo.
Stati di allucinazione, senza per questo sprofondare nell’accezione negativa, perché l’allucinazione, spesso, è ciò che genera arte.
E guardando le tavole del mio amico, mi dico che è lui che disegna le mie copertine, mi chiedo perché non stia a Hollywood a far vivere la grafica delle locandine. E, tutto sommato, un senso di egoismo, nel constatare che è qui con noi e ci regala queste cose.
Il 21 Novembre scorso Luca ha presentato sul suo blog Incorpo-rated (già esaurito):
ho raccolto le cose migliori, sistemato dove c’era da sistemare, rinnovato, ottimizzato, impaginato e masterizzato, e ho portato il tutto allo stampatore.
Tutto qua. Semplice, come il suo stile di scrittura. Perché non è necessario girare intorno alle cose.
Sfogliando il book, sensazioni evocative si accavallano nette, universo cyberpunk, Roma dei Cesari tecnologica, che si legge sui Times-square. Universo stylish, comunicazione essenziale, spirito-del-popolo o zeitgeist.
E potrei andare avanti per un bel pezzo. Galleria rasserenante.
Ecco, vi faccio vedere qualcosina. Ché non è giusto privarsi di queste bellissime allucinazioni.
E infine grazie, Luca.