Incredibili drammi a Vescovato: anche il costo dell’acqua frizzante! Ma i cittadini vogliono o no queste case dell’acqua?

Creato il 20 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Le prime fontane d’acqua frizzante risalgono a qualche anno fa, una decina all’incirca. Ma sembra passata un’epoca geologica: non si era ancora sentito l’effetto dei programmi di Berlusconi & C. e della stessa Europa che comunque va unificando le politiche economiche da tempo. Tremonti aveva avvisato inascoltato. Allora in provincia di Cremona le fontane di acqua frizzante gratuita sembravano un’allegra novità, che consentiva di bere acqua dell’acquedotto al posto dell’acqua in bottiglia, oggi invece pare che l’idea non funzioni, specialmente a Vescovato. Di acqua poi non se ne vede neanche una goccia. Centomila euro per realizzare la “casa dell’acqua” e fino a 7mila euro l’anno per la manutenzione ma nessuno ha potuto bere neanche un bicchiere perché la fontana non va. E se si rinunciasse all’idea? Sarebbe interessante sapere che cosa ne pensano i cittadini.

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Oggi 30 aprile 2012 la fontana dell’acqua a Ca’ De’ Stefani è ancora chiusa.

Ci siamo permessi di chiedere la motivazione al Sig. Sindaco e Vi renderemo conto appena invierà risposta.

Già l’anno scorso, era fine marzo, si presentava la stessa situazione, fontana chiusa, tanto è che avevamo chiesto direttamente a Padania Acque. Il problema era la mancanza di risorse per effettuare la manutenzione e i Comuni compreso il nostro hanno iniziato ad erogare un contributo annuo di 660 euro + IVA a Padania Acque (società pubblica) per compensare solo in parte i costi di gestione che, in relazione al periodo di apertura, possono variare da 4.500,00 euro a 7.000,00 annui.

Ricordiamo che la fontana dell’acqua di Ca’ de’ Stefani è un’opera costata 100 mila euro, in parte sostenuti dal nostro comune e in parte da Padania Acque (società pubblica). L’A.ATO di Cremona non dà contributi per la gestione e neppure finanzia le nuove Fontane dell’acqua con i proventi ricavati dalle tariffe pagate dagli utenti. In altre Province, visti i costi di gestione, si è scelto di far pagare 4÷5 centesimi di euro al litro l’acqua prelevata alla Fontana pubblica.

E visto che l’argomento acqua pubblica è ancora non risolto nella nostra Provincia, perché il Presidente Salini e alcuni Sindaci, tra i quali il nostro, sostengono che la società pubblica non possa effettuare tutti gli investimenti che sarebbero richiesti per adeguare le reti, mentre i privati sì .……. ci siamo posti un quesito, anzi lo abbiamo posto a Padania Acque:

Sono diversi i comuni che desiderano una fontana dell’acqua, ma è un investimento “produttivo”O forse non sarebbe più funzionale, economico e rispettoso dell’ambiente bere l’acqua del rubinetto magari rendendola più gradevole con semplici filtri visto che nella nostra zona l’acquedotto è controllato e serve la quasi totalità delle famiglie? In tal modo si risparmierebbe molto denaro pubblico con tutti i vantaggi per l’ambiente che ne deriverebbero.

Ebbene in base alle informazioni avute possiamo informarVi che:

  • Il periodo di apertura sarà da maggio ad ottobre per ragioni economiche
  • Esiste un problema tecnico dovuto alla tipologia strutturale che rende molto esposta l’impiantistica al gelo ed alle basse temperature ( troppo costoso adeguarla perché costerebbe come acquistarne una facilmente reperibile oggi sul mercato)
  • L’acqua prelevata dalla fontana è la stessa dell’acquedotto pubblico, unica differenza che la rende più gradevole è il raffreddamento e l’addizionamento di anidride carbonica per renderla leggermente frizzante.

In definitiva l’acqua frizzante ci è costata un investimento di 100 mila euro di soldi pubblici per fare la fontana e ogni anno fino a 7 mila euro per mantenerla! Un affare? O piuttosto uno spreco di denaro pubblico?

Di sicuro non può dirsi un investimento produttivo ……

I Consiglieri del gruppo Consiliare “Vescovato insieme si cambia”

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