Le cronache di oggi ricordano questa e altre storie italiane del celebre fotoreporter americano, a cui è dedicata una retrospettiva a Villa Manin di Passariano di Codroipo, in Friuli
Venezia Giulia, curata da Marco Minuz e allestita in collaborazione con l’agenzia
Magnum Photos di Parigi (fondata nel 1947 da Capa assieme ad Henri Cartier-Bresson, David Seymour e George Rodgers) e l’
International Center of Photography di
New York. La rassegna, in esposizione fino al e scandita da un programma dal titolo
SULLE TRACCE DI ROBERT CAPA. Incontri, Proiezioni, Presentazioni di Libri, è documentata con il catalogo pubblicato da
Silvana Editoriale di Vercelli. Tra le testimonianze più significative, la ricca sezione di fotografie dedicate alla cinematografia, arte in cui Capa si cimentò dal 1936 nel documentare la Guerra civile in Spagna dove, con una macchina da presa 16 mm insieme al
cameraman russo Roman Karmen gira alcune sequenze per il film
Spagna 36 diretto da Jean Paul Le Chanois e prodotto da Luis Bunuel, e l’anno successivo le riprese per il cinegiornale americano
March of Time.
La newyorkese Doris Dowling ha avuto un ruolo protagonista nel film e, insieme alla sorella Constance - Connie, attrice che negli anni ’40 aveva avuto notevole fama ed era legata al regista Elia Kazan, nella vita di
Cesare Pavese. Lo scrittore, che dal ’43 al ’45 visse rifugiato a
Serralunga di Crea e
Casale Monferrato, incontrò Doris e Connie ad una festa di
Capodanno nel ’50 a
Roma, in casa di amici – Giovanni Rubino e Alda Grimaldi.
Nel marzo dello stesso anno Pavese ritrovò Connie a Cervinia, e se ne innamorò perdutamente:
Ti amo. Cara Connie, di questa parola so tutto il peso – l’orrore e la meraviglia – eppure te la dico, quasi con tranquillità. L’ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.Fu un amore tormentato fino all’ultimo incontro, quando Connie promise a Pavese di tornare ma lui, intuendo che il distacco era definitivo, sprofondò nella disperazione. In
Il vizio assurdo Davide Lajolo testimonia che Pavese disse: «È scappata di notte dal mio letto nell’albergo di
Roma. Ed è andata nel letto di un altro», riferendosi ad Andrea Checchi, “il bel tenebroso” che era stato partner dell’attrice nel film
Gorghi nel fiume. Poco prima del volo che riporterà Connie in America, il 17 aprile Pavese le scrisse una lettera di commiato, in cui dice «
Invidio New York» e poi, espressamente ispirati e dedicati a lei, compose
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi e scrisse
La luna e i falò. [
Connie, l'ultimo sogno di Pavese -
Corriere della Sera ]
Con Doris, a cui era legato da forte amicizia e che il 24 giugno lo accompagna alla serata finale del
Premio Strega, Pavese progettò dei soggetti cinematografici, che presentò a De Sica e Zavattini senza successo, facendo naufragare per lui ogni speranza.
Lo scrittore si tolse la vita il 26 agosto di quell’anno.