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Indagati su Facebook

Creato il 24 gennaio 2012 da Chiccheinformatiche

La privacy su Facebook non è più garantita. Il ministero degli Interni possiede le password per accedere ai profili di Facebook

e degli altri social network maggiormente utilizzati.La Polizia postale italiana,  prima in Europa, ha concluso una collaborazione con i vertici di Facebook, al fine di utilizzare

le password per  i controlli soprattutto nella lotta contro le truffe telematiche, la pedopornagrafia e il phishing.

La polizia municipale di Milano, ad esempio, attraverso i social network si è infiltrata tra i writer per riconoscere la paternità

dei graffiti che ricoprono i muri della città;  le foto segnaletiche della polizia, il più delle volte, corrispondono con le foto dei

profili dei social network. I carabinieri indagano sotto copertura per entrare nel giro di spaccio di droga tra i giovani.

Sebbene i fini siano condivisibili e utilissimi, resta il dubbio sulla garanzia della nostra privacy, che in questa maniera non è più

tutelata.

 


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