Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Elio Petri, 1970)

Qualunque impressione faccia su di noi, egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano. Con questa citazione di Kafka si conclude un film sorprendente interpretato da un arrogante e ambiguo Gian Maria Volonté e un’intrigante Florinda Bolkan. Il nuovo capo dell’ufficio politico della questura di Roma, protetto dalla propria insospettabilità, uccide la sua amante e dissemina la scena del delitto di prove contro se stesso. Un’azione sconsiderata che, incalzata dalle musiche di Ennio Morricone, lascia disorientati fin dalle prime battute sulle reali intenzioni del commissario e che rappresenta il punto di inizio della sua intima sofferenza. Una miscela perfetta di grottesco fuso a morbosità infantile.