2002: Dark Blue di Ron Shelton
Giustamente incoronato col Leone Nero al Festival di Courmayeur 2002.
Uno dei migliori polizieschi degli ultimi anni. Certo, la trama non è altamente originale e presenta situazioni già viste (il poliziotto veterano con la giovane recluta, la corruzione delle forze dell’ordine, gli intrighi politici, il disastro familiare del protagonista…). Ma lo sfondo su cui la vicenda si svolge è reale e altamente drammatico (1992, storica rivolta dei ghetti di Los Angeles per l’assoluzione degli agenti bianchi che massacrarono il nero Rodney King), la denuncia del marcio che alligna nelle forze dell’ordine è ferma e decisa, il ritmo è veloce e non concede pause allo spettatore, la regia e la sceneggiatura non si perdono in parentesi e fronzoli e mirano al sodo, le interpretazioni degli attori tutti sono al massimo livello, la tensione e la suspense sono spesso da plauso. Il finale è un po’ scontato (meno patetico di quanto ci si aspetterebbe però) ma rispetta le regole di film del genere.
Ha scritto Pier Maria Bocchi “Dark Blue (quanto è brutto il titolo italiano) è un ruvido poliziesco come si facevano una volta, …lontano dalla plasticità inodore del thriller contemporaneo”. Peccato che il botteghino non lo abbia premiato (negli USA addirittura ha avuto difficoltà di distribuzione). Un tempo opere con tematiche siffatte spopolavano, a quanto pare oggi (purtroppo) interessano di meno.
p.s.
Il film segna il debutto alla sceneggiatura del celebre scrittore noir James Ellroy. Elroy però, entrato in conflitto col regista, ha tolto il suo accredito.