Oggi parliamo di indecisione. O meglio della difficoltà di fare una scelta. È un tema che in realtà interessa una piccola fetta di popolazione. Al mondo ci sono molti più impulsivi che indecisi, ma qualora voi foste tra gli indecisi o conosceste delle persone che vivono nell’indecisione questo articolo fa per voi.
Può capitare di essere al cinema e non si sappia quale film vedere, quale scegliere e si passano tantissimi minuti a dirsi: forse sì perché, ma no, forse no, ad essere insomma in quella tremante indecisione, fino a che si rimane bloccati senza decidere nulla.
Questo avviene perché la nostra mente in quel momento è stracolma di pensieri contraddittori, conflittuali, che ci impediscono di avere una visione chiara della realtà. In quel caso è inutile chiedere consigli a qualcuno perché questo ci condurrebbe in un maggior stato confusionale. Potrebbe anche succedere che postponiamo la decisione di giorni, settimane, trascinandoci dietro l’indecisione con tutti i suoi processi mentali, sperando poi che sia il caso a scegliere per noi. Però che sofferenza!
Come sarebbe bello vivere senza questo eterno conflitto!
Quello che accade è che qualsiasi tipo di scelta, dalla più semplice a quella più articolata, dal comperare uno spazzolino da denti a quella di cambiare città, può rivelarsi un compito complesso e iper-problematico per alcune persone.
Compiere una scelta prevede che si debba scegliere tra due o più opzioni e viene da sé che non è né possibile e né tantomeno pratico seguirle tutte. O almeno, non tutte contemporaneamente. Dobbiamo dunque scegliere tra le molte possibilità la più valida, quella che preferiamo e decidere di seguirla, rinunciando alle altre o comunque posponendole in un altro tempo.
Le persone indecise, devono trovarsi faccia a faccia con la necessità di prendere delle decisioni.
Devono imparare a far questo afferrando le opportunità al volo, al momento giusto.
Da dove nasce l’indecisione?
Spesso troviamo che l’indecisione deriva da conflitti tra i motivi inconsci e i motivi consci, dalla paura di sbagliare, di commettere errori e di soffrire a seguito di questi. O ancora, potrebbe esserci una riluttanza ad assumersi delle responsabilità, che è spesso dovuta al rammarico per degli errori commessi in passato. Un sostegno psicoterapeutico o un auto-psicoterapia possono certamente aiutare a svelare e comprendere queste cause e quindi a trasformarle.
Gli indecisi devono rendersi consapevoli che decidere è comunque inevitabile. Perché anche il non decidere è di per sé prendere comunque una decisione, forse la peggiore fra tutte. Gli indecisi dovrebbero imparare a mettersi in gioco e a sviluppare il coraggio di rischiare, anche commettendo degli errori. Gli errori spesso si rivelano produttivi in quanto fonte di esperienza. Come dice il detto “sbagliando si impara”. Certo, la scelta perfetta non esiste, ma in fin dei conti, anche se sbagliamo, non casca il mondo!
Cosa fare?
Quando il conflitto tra più alternative diventa molto intenso, sarebbe anche giustificata una decisione del tipo “testa-o-croce”.
Perché decidere il più delle volte significa scegliere. Ma scegliere significa preferire; e preferire un’idea, una cosa, un comportamento, così come una via, richiede che ne vengano necessariamente scartate tutte le altre possibili.
L’abilità di scegliere tra varie alternative possibili e la saggezza che porta a prendere le giuste decisioni che vanno bene per la nostra vita (e non per quella di qualcun altro) possono essere costantemente sviluppate attraverso un allenamento costante e continuo che comprende appositi esercizi.
Intanto si potrebbe iniziare con il focalizzarci su cosa preferiamo, dalle cose più insignificanti, più piccole fino alle più importanti.
Poi, con il tempo, affronteremo le situazioni che si rivelano più difficili per noi. Poco fa si accennava infatti al fatto che nell’attimo dell’indecisione la nostra mente è gremita di informazioni; ecco un’altra cosa utile da poter fare: imparare a fare il vuoto, il silenzio dentro di noi. Per far questo ci sono diverse tecniche che possono venirci in aiuto come la Vipassana, la Mindfullnes, la Disidentificazione in Psicosintesi.
Per concludere, una frase che amava spesso ripetere Assagioli, padre della Psicosintesi, era: “Dobbiamo avere il coraggio e la volontà di gettarci arditamente e gioiosamente nell’avventura che il futuro ci riserva”. Questo è anche il mio augurio per tutti gli amici indecisi e non.