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Indescribably Blue è in assoluto uno dei pezzi più trascurati del repertorio di Elvis, snobbato tanto dai discografici alle prese con la realizzazione dell'ennesimo "Best of love" quanto da una larga fetta di appassionati. In effetti, la canzone si inserisce agevolmente nel ricco filone di love songs interpretate dall'artista nel corso degli anni '60, tuttavia manca di quella linea melodica che si fissa nella testa dell'ascoltatore, di quel ritornello accattivante che ti spinge a cantare sotto la doccia, immaginando di essere una star delle sette note. L'arrangiamento pomposo e melodrammatico fa il resto, enfatizzando a dismisura un testo già di per se tristissimo. Nondimeno, la RCA piazzò il brano sul lato A di un singolo, probabilmente più per mancanza d'altro che per meriti effettivi, ma ne ricavò soltanto un deludente 33° posto nella classifica americana. Va detto che l'anno precedente una ballata più forte dal punto di vista melodico (Love Letters) aveva centrato la Top 20, il massimo che ci si potesse aspettare da Elvis in quel periodo, compromesso com'era con il mondo di Hollywood. Nel 1968, a dispetto del suo modesto impatto commerciale, Indescribably Blue fu inserita di peso nella raccolta Elvis' Gold Records, Volume 4 che, per inciso, conteneva più b-side che a-side.
Questa composizione di Darrel Glenn non sarà al livello della già citata Love Letters, di It Hurts Me o Anything That's Part Of You, ma meriterebbe maggior considerazione, non fosse altro perché Elvis sembra credere molto in quanto sta cantando. Quante volte, anche nel recente passato, aveva dato il meglio di se interpretando materiale di questo genere? Indubbiamente tante, eppure, ancora una volta, parve trovare conforto e motivazioni professionali snocciolando parole di una malinconia olimpica. Non ne venne fuori un capolavoro, ma il fascino della canzone risiede in altro. In un periodo in cui la scena musicale era profondamente cambiata, nel momento in cui ad Elvis avrebbero giovato altri brani del calibro di Guitar Man e Tomorrow Is A Long Time, Indescribably Blue sembrò voler fermare il tempo, ancorare colui che le aveva infuso calore ad un mondo che non esisteva più, che forse non era mai esistito. Un mondo fatto di copertine colorate, di filmetti buoni per tutta la famiglia, di feste sulla spiaggia e amori adolescenziali. Fosse arrivata cinque anni prima, probabilmente avrebbe centrato la Top 10. Tenera, fragile e sorpassata Indescribably Blue.
Indescribably Blue / Fools Fall In LoveRCA Victor 45N 1501Marzo 1967 - Italia
Immagini: Roberto Paglia
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