NEW DELHI – India, ancora un tentato stupro. Dopo la ragazza di Delhi morta lo scorso dicembre in seguito ad una violenza di gruppo, dopo la turista svizzera stuprata da sei uomini mentre campeggiava nel Madya Pradesh insieme al fidanzato, l’ultima notizia riguarda una viaggiatrice inglese. Per sfuggire alla violenza di due uomini che sono entrati nella sua camera d’albergo si è gettata dalla finestra. Per fortuna se l’è cavata con la rottura di un legamento del ginocchio.
E questa volta il tentativo di stupro non è avvenuto in campi desolati, come per la trentanovenne svizzera, ma nella frequentata Agra, città del Taj Mahal, meta turistica per eccellenza del subcontinente indiano.
La donna, londinese di 32 anni, ha raccontato che intorno alle quattro del mattino due uomini hanno cercato di entrare nella sua stanza. Tra i due c’era anche il manager dell’hotel, di cui la donna avrebbe rifiutato le avances.
Dopo l’incidente, il direttore dell’albergo è stato arrestato con l’accusa di molestie. Un dipendente della struttura ha difeso l’uomo dicendo che voleva entrare nella stanza della donna solo ”per svegliarla” in tempo per il treno del mattino.
L’episodio è avvenuto proprio nel giorno in cui il Parlamento di Delhi ha approvato una legge che inasprisce le pene e introduce nuove offese come lo stalking e il voyerismo. Mentre sui quotidiani locali quasi quotidianamente si dà notizia di violenze su donne e ragazze. Spesso riportando forme di cautela di chi non è abituato a queste notizie, con titoli come “Una donna sostiene di essere stata stuprata”.
Quel che è certo è che per le donne, soprattutto occidentali, in India è difficile non essere oggetto di attenzioni esagerate, che spesso portano a vere e proprie tragedie. Un vero peccato per un Paese bellissimo e ricco di arte, di storia e di natura.