India, fermato cast Pekino Express France (Ansa)

Brutta avventura, del tutto fuori copione, per il cast del Pechino Express francese fermato dalla polizia nel nord-est dell'India per possesso illegale di telefonini satellitari, un reato che è punito con una pena fino a due anni di prigione secondo le normative anti terrorismo indiane.
Circa 50 stranieri del famoso reality show sono bloccati da sabato in un hotel ai piedi dell'Himalaya orientale e tra di loro c'è anche un italiano che risiede in Francia. "Sono in corso accertamenti e per ora nessuno è stato arrestato" ha detto all'ANSA una fonte che sta seguendo la vicenda e che non è in grado di confermare la nazionalità degli stranieri coinvolti.
Secondo notizie stampa, oltre 30 sono francesi (tra cui ci sono anche i concorrenti), poi ci sono una decina di belgi, uno spagnolo, un tedesco e appunto un italiano. Il folto gruppo che è accompagnato da una trentina di indiani di supporto per la logistica era arrivato a Chalsa, una cittadina turistica nel nord del West Bengala, circondata da piantagioni di tè e foreste con elefanti e rinoceronti unicorno, per una nuova puntata dell'adventure game, di cui esiste anche la versione italiana trasmessa da RaiDue negli ultimi due anni.
Da quanto si è appreso, i servizi segreti militari hanno intercettato il segnale dei satellitari e la polizia locale ha quindi fatto irruzione nell'albergo pensando che si trattasse di uno dei tanti gruppi guerriglieri separatisti che sono attivi lungo il confine nord-orientale dell'India.
Dopo le stragi di Mumbai del 2009 avvenute con il sostegno di collegamenti satellitari dal Pakistan, le autorità indiane hanno proibito il possesso e l'uso di questi telefoni sul territorio nazionale. Nel nord-est ci sono diversi corpi paramilitari schierati per la minaccia dei maoisti e di altri ribelli che operano lungo le porose frontiere con Bhutan, Nepal, Bangladesh e Myanmar. Nel marzo del 2010 un ambientalista italo-inglese che stava facendo il giro del mondo con un camper ecologico era stato arrestato in Rajasthan perché sorpreso a usare un satellitare Thuraya. Scarcerato dopo alcuni giorni, dopo il pagamento di cauzione, era stato processato due mesi dopo e assolto dall'accusa di terrorismo.