Regia: Steven Spielberg
Origine: USAAnno: 1989Durata: 127'
La trama (con parole mie): mentre in Europa il dominio nazista prepara il terreno per quella che sarà la Seconda Guerra Mondiale, Indiana Jones riceve l'incarico di recuperare uno degli artefatti più leggendari della Storia, il Santo Graal, in quanto secondo esperto mondiale in materia.
Il primo, infatti, assoldato poco tempo prima di lui, pare sia misteriosamente scomparso proprio nel corso della stessa ricerca: come se le cose non fossero già abbastanza complicate, l'identità del predecessore del vecchio Indy è ben nota all'archeologo ed avventuriero.
Si tratta, infatti, di suo padre Henry, con il quale il dottor Jones ha un rapporto conflittuale fin dai tempi della giovinezza: ritrovato il genitore a Venezia e scoperto un indizio fondamentale per la ricerca, Indiana dovrà affrontare la minaccia nazista decisamente da vicino, e si troverà costretto a coesistere con Jones senior a partire dalle pagine dei libri fino alle rocambolesche fughe.
Riusciranno i due a sopravvivere l'uno all'altro in modo da completare la ricerca?
Nel corso dell'infanzia, ai tempi in cui insieme a mio fratello consumavamo vhs una dietro l'altra, ricordo bene quello che identificai come uno dei miei primi "nonni" cinematografici, che avevo visto di sfuggita nella sua veste di James Bond ma, di fatto, avevo imparato ad amare con Gli intoccabili e Highlander: Sean Connery.
E ricordo anche la gioia di scoprire che avrebbe affiancato Harrison Ford nel terzo ed attesissimo - ai tempi - capitolo delle avventure di Indiana Jones, pronto ad aprire una parentesi sul passato dell'archeologo ed avventuriero e mostrare il complicato rapporto dello stesso con il padre, studioso sagace e pronto di spirito almeno quanto lui.
Dalla strepitosa sequenza d'apertura con un River Phoenix in grandissimo spolvero ai battibecchi tra i due protagonisti scopertisi addirittura rivali per la stessa donna - spassoso il momento "dell'addio" nel castello da parte della seducente nazista Elsa -, Indiana Jones e l'ultima crociata rappresentò - e rappresenta - uno dei migliori ritratti padre/figlio del Cinema d'intrattenimento, in grado di regalare parentesi cult che ho adorato dalla prima visione - l'emissario di Hitler lanciato dal dirigibile, con quel "Senza biglietto!" che ogni volta mi fa ridere come la prima - ed un ritmo elevatissimo, che conduce lo spettatore accanto ai due Jones a scoprire un'altra reliquia leggendaria dopo l'Arca dell'alleanza del primo film, il Santo Graal.
Il calice dal quale bevve Cristo nel corso dell'Ultima cena, che pare possa garantire l'immortalità a chiunque ne beva è lo spunto perfetto per unire leggenda, azione, confronto e lotta con gli emissari di Hitler - niente male anche il faccia a faccia con il dittatore pronto a regalare il suo autografo al Jones junior - che già si erano fatti sentire nel corso de I predatori dell'Arca perduta: dunque, passando da locations note - Venezia - al cuore dell'Europa per giungere nel pieno del deserto mediorientale, non mancano inseguimenti, lotte all'ultimo respiro, intrighi, battute ed una serie di prove per raggiungere il Graal che ricordano i grandi videogames d'avventura dei tempi - tra l'altro, la Lucas Arts in quel periodo sviluppò una serie di titoli legati proprio a Indiana Jones che fecero da traino ai successivi Il giorno del tentacolo, Sam e Max, The Dig, vere e proprie leggende del gaming -.
Un cocktail vincente che ha reso questo film uno tra i più godibili del decennio, ed un esempio per il Cinema di genere che ai giorni nostri raramente riesce ad essere così efficace, divertente e mai sguaiato: il legame, poi, tra i due Jones è uno di quelli cui guardo con maggiore interesse anche rispetto a quando queste tappe obbligate da spettatore toccheranno al Fordino, che potrà godere non solo di titoli che nel corso degli anni non hanno perso un grammo del loro fascino e che hanno cresciuto il suo vecchio, ma anche di charachters che i film d'avventura attuali difficilmente riescono a regalare al proprio pubblico se non attraverso remake o reboot spesso e volentieri di dubbio gusto.
In un periodo in cui paiono essere tornati di moda gli anni ottanta, recuperi come questo sono una vera e propria manna dal cielo: e poco importa cosa si cercherà, con chi si dovrà lottare, quale leggendario artefatto andrà recuperato.
L'importante sarà gettarsi a capofitto nel cuore dell'avventura accanto al Dottor Jones.
Anzi, ai Dottor Jones.
MrFord
"I was once like you are now, and I know that it's not easy,
to be calm when you've found something going on.
But take your time, think a lot,
why, think of everything you've got.
For you will still be here tomorrow, but your dreams may not."Cat Stevens - "Father and son" -
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