Che questo non sia l’anno di Valentino, era già sodato ma oggi, nel Red Bull Indianapolis Grand Prix, peggio di così non poteva andare al pluri campione del mondo e alla Ducati. Anzì si, poteva arrivare ultimo o ritirarsi come Capirossi o Abraham.
Si è notato subito che le Ducati avevano problemi di grip e a parte una prima parte di gara di Hyden che ha lottato per la quinta posizione, tutti quanti perdevano terreno giro su giro. Lo stesso Hyden a soli 2 giri dalla fine è rientrato ai box per cambiare la moto slittando chiaramente in ultima posizione. La sua convinzione nel rientrare in gara però, è stata premiata perchè il povero Barbera all’ultima curva dell’ultimo giro è caduto e ha regalato a tutti una posizione in più e 2 punti all’americano.
Rossi si è barcamenato tra la nona e l’11esima posizione quando poi improvvisamente lo si è visto in ultima ma non si è capito come mai. In effetti la regia internazionale era pessima stasera. A fine gara, ai microfoni italiani, il pesarese ha dichiarato che oltre al problema con le gomme, un paio di volte in curva è entrata la folle.
Insomma, Ducati a parte, Stoner ha vinto il terzo gran premio di fila senza lotta con Pedrosa secondo e un bravo Spies che sale sul terzo gradino del podio nonostante una pessima partenza.
Il mondiale ormai sembra in mano all’australiano senza che il campione iridato, Jorge Lorenzo possa dire la sua ma come hanno detto degli opinionisti, non è facile vincere 2 mondiali consecutivi come ci ha abituati Valentino Rossi.
Guardiamo la storia: Hayden nel 2007 e non si sa bene perchè, 2008 Stoner quando la Ducati era l’unica a montare le Bridgestone e le Michelin non era competitive, 2009 (scusate il ritardo) Rossi, l’anno successivo, quando Valentino si è fratturato la caviglia al Mugello, lascia campo libero a Lorenzo.
Ad ogni modo honorem e gloria ai vincitori. Di seguito la classifica del mondiale: