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There’s a new girl in town, ma non è che sia proprio new new. Per il popolo indie infatti Zooey Deschanel è già un po’ la Lady Gaga e allo stesso tempo pure un po’ la Nicole Kidman della scena. Se dal punto di vista musicale domina con i suoi She & Him, al cinema tra i suoi vari film si è ritagliata ruoli via via sempre più cult, partendo da Almost Famous, passando per i “piccoli” American Sunshine, Flakes e Gigantic, per arrivare al cult degli stracult dei supercult, ovvero (500) giorni insieme, una delle commedie più riuscite e sorprendenti degli ultimi anni che ha portato una gran fortuna a tutta la troupe, dal regista che è passato subito ai blockbusteroni con un ingaggio per la nuova saga di Spider-Man, per la piccola kick-ass hit-girl Chloe Moretz e per il protagonista Joseph Gordon-Levitt, ormai idolo delle folle mondiali (o quasi). E naturalmente per lei, Zooey, irresistibile in quel film quanto qui in questa nuova sitcom, già un mega successo negli USA, che rischia di sdoganarla definitivamente anche all’infuori del circuito indie.Nooo, Zooey, rimani tra noi indie kids forever, pleeease!
Alcuni tentativi di fare il grande salto c’erano già stati, in film più o meno commerciali come Elf, Un ponte per Terabithia (splendido!), Yes Man e E venne il giorno, però adesso Zooey sembra sul punto di fare il botto. Quello vero. Il problema per lei adesso sarà allora quello del rischio di rimanere incasellata sempre dentro lo stesso ruolo, quello della tipa alternativa simpatica, stramba e un po’ fuori di testa. Un po’? Un po’ tanto, ok, ma il divertimento è proprio quello. Vedere Zooey fare delle cose che la gente normale non farebbe mai, o forse farebbe ma non in maniera tanto spassosa. Come piangere davanti al divano guardando Dirty Dancing; non sarà né la prima né l’ultima tipa (e forse non solo tipa) a farlo, ma come lo fa lei nessun altro.Zooey rischia però di essere identificata in un ruolo preciso come Hugh Laurie con il Dr. House, o l’attore che faceva Fonzie con Fonzie, o Charlie Sheen nella parte del puttaniere, o Berlusconi nella parte del puttaniere. Insomma, il rischio di cadere nello stereotipo è alto, ma comunque non stiamo a guardare troppo al futuro e godiamoci il presente. Un presente in cui Zooey è la mattatrice assoluta di questo show. Goffa e per questo esilarante. Stralunata e per questo mitica. In grado di andare ben oltre la soglia del nerd eppure – o magari proprio per questo? - incredibilmente sexy.
La forza di New Girl è tutta nella girl Jess interpretata da Zooey, che naturalmente canta pure la sigla, ma è anche il suo limite. I personaggi maschili dei suoi tre coinquilini finora non convincono infatti appieno, d’altra parte sono costretti a vivere nell’ombra della protagonista. Sono talmente secondari che la puntata pilota è stata girata con Damon Wayans jr., solo che il giovane rampollo della dinastia dei Wayans (i suoi zii sono gli autori dei primi Scary Movie, mentre suo padre è quello della serie Tutto in famiglia) è già uno dei protagonisti dell’altra divertente sitcom Happy Endings, e quando questa è stata confermata a sorpresa per una seconda stagione ha dovuto restarci, anche perché non è che possa recitare in tutte le sitcom d’America; al suo posto è stato quindi messo Lamorne Morris, ma la differenza non è che si noti. Così come la presenza della migliore amica della protagonista, che pure è una top-model, passa assolutamente in secondo piano.Perché New Girl è Zooey. Jess è Zooey. Zooey è Zooey.E Zooey è un mito. Un mito indie e ormai forse non solo.Nooo Zooey, non farlo! Non diventare commerciale. Resta con noi piccolo minuto popolo indie a giocare sempre e per sempre, sempre e per sempre…(voto 7+/10)
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