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INDILIBR(A)I – Il libraio suona sempre due volte

Creato il 22 gennaio 2014 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

INDILIBR(A)I - Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

INDILIBR(A)I – Il libraio suona sempre due volte
Therese-Profumi per la mente
 C.so Belgio 49 bis\a – Torino
 [email protected]
[email protected]
www.libreriatherese.it
www.profumiperlamente.net

di Emanuela D’Alessio

Usciamo dai confini romani per  entrare nella libreria Therese-Profumi per la mente, a Torino.
Un viaggio virtuale leggendo Il libraio suona sempre due volte, a cura di Matteo Eremo (Marcos y Marcos): la storia di Davide Ferraris e Davide Ruffinengo, due librai che hanno scelto un mestiere tutto da inventare. Hanno in comune anche il nome, l’anno di nascita (1975) e la passione per il Torino.

Nei giorni scorsi è uscito un articolo sulla crisi del libro e della lettura in Italia. Si legge sempre di meno, i lettori forti (quelli che leggono un libro al mese) sono solo il 13,9% di quel 43% che legge non più di tre libri l’anno. E quasi a dimostrare che nulla si può contro la deriva dei non lettori, ecco l’opinione del Lettore Zero, il Non Lettore Forte per antonomasia, quello che dichiara, senza orgoglio né imbarazzo, che leggere libri non gli interessa, che al solo pensiero di farlo si annoia. «Preferisco non leggere anche perché non ho tempo e se ho tempo non prendo un libro in mano, non mi piace, non mi rilassa. Piuttosto guardo un film. In libreria entro solo per comprare le guide che mi servono durante i viaggi. Sono una persona abbastanza fantasiosa, ma la lettura non mi aiuta a sviluppare la fantasia».
Una provocazione, una finzione? Di certo sono una realtà quei trenta milioni di italiani dai sei anni in su che negli ultimi dodici mesi non hanno letto nemmeno un libro. E il Lettore Zero dell’intervista, che non ha mai letto un libro negli ultimi trent’anni, diventa senza volerlo il capo indiscusso del popolo dei Non Lettori. Se avesse ambizioni politiche e decidesse di fondare un nuovo partito, sbaraglierebbe in un sol colpo tutti gli avversari. Per fortuna lui suona il contrabbasso in un’orchestra e si lascia sedurre “solo” dalla musica.

INDILIBR(A)I – Il libraio suona sempre due volte

Davide Ruffinengo e Davide Ferraris

Cambierebbe idea se avesse l’occasione di imbattersi in Davide Ferraris e Davide Ruffinengo, i fondatori di Therese-Profumi per la mente, la libreria di Corso Belgio a Torino aperta in un quartiere dove prima non esistevano librerie? A me piace pensare di sì. Perché a leggere Il libraio suona sempre due volte, la storia dei due Davide, «una storia non facile ma una storia felice», non solo viene voglia di correre in libreria e sperimentare dal vivo l’incantesimo, ma anche di diventare un libraio. Perché loro hanno inventato una nuova formula di presentare i libri, di raccontarli e anche di venderli, trasformando una passione nel mestiere più bello del mondo, riuscendo a vivere per i libri e con i libri, dimostrando, dopo dieci anni di iniziative e sperimentazioni, che fare i librai non è anacronistico né impossibile.
Davide Ruffinengo è cresciuto senza leggere libri fino all’età di quattordici anni, poi ha cominciato con I racconti di Edgar Allan Poe scoprendo che i libri contengono messaggi segreti, e dopo La coscienza di Zeno di Italo Svevo non ha più smesso. «Quando leggo mi calmo, tengo a bada l’eccesso di emozioni e le idee cominciano a sgorgare dalla mia testa». Di idee ne sono sgorgate molte dalla testa di Davide, a cominciare dalla “cantina letteraria” aperta in un convento di frati ad Asti, in Via Brofferio. L’ha chiamata Profumi per la mente, perché questo sono i libri al primo contatto, nella fase dell’esplorazione, della scoperta. Era il 26 luglio 2003. Sono seguiti anni di duro lavoro, iniziative e incontri per ampliare il pubblico di lettori e diversificare le offerte, cominciando a uscire dalla libreria intesa come luogo fisico per entrare in quello più vasto di libreria itinerante. Ruffinengo ha smesso di aspettare i lettori nel suo negozio ed è andato a cercarli, prima nelle scuole, poi nelle piazze, in mezzo ai boschi, in viaggio con gli scrittori. Ha inventato una nuova figura, quella del “personal reader”, al motto «dimmi chi sei, quali sono i tuoi interessi, cosa ti piace e io ti propongo letture su misura per te». Ha chiuso la libreria di Asti trasferendo i libri a casa sua a Soglio sulle colline astigiane, l’ha trasformata in una book house nei week end dove accogliere amici e vecchi clienti e continuare a vivere di libri.

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Davide Ferraris è cresciuto circondato dai libri. Leggere per lui ha sempre significato andare in cerca di storie, anche quando studiava i manuali universitari. L’amore per i libri lo ha guidato nella ricerca di un lavoro, in una libreria. Lì si è consolidata la sua passione e la sua certezza di voler fare il libraio e soprattutto di aprire una sua libreria. Nasce così Therese, in Corso Belgio a Torino, nel quartiere Vanchiglietta, vivace e residenziale e senza librerie. Il nome è un omaggio alla Therese di Auto da fé di Elias Canetti, la governante dello studioso Peter Kein che vive circondato da migliaia di volumi della sua biblioteca. Sull’insegna della libreria si legge una citazione del romanzo: «Che se ne fa di tutti quei libri? Come se potesse leggerli tutti in una volta. A un tipo così si dà del pazzo furioso. Gli si tolgono i soldi perché non li sperperi e poi lo si manda a quel paese».
Il loquace Davide Ferraris con la sua piccola libreria di quartiere in un quartiere che non aveva librerie e l’errante Davide Ruffinengo, il libraio senza libreria con mille idee in testa e moltissimi progetti in giro per l’Italia, alla fine si sono incontrati e riconosciuti. Nel settembre 2009 hanno deciso di unire le forze e le idee, il locale di Corso Belgio è stato ampliato diventando il campo base da cui far partire i viaggi itineranti di Profumi per la mente. Il marchio Therese-Profumi per la mente è nato ufficialmente nel novembre 2012. Therese dentro, Profumi per la mente fuori: cento per cento libri.Il libraio suona sempre due volte racconta la storia di questi due giovani che da esperienze diverse sono arrivati a lavorare insieme con una passione comune, inventandosi la formula magica per incantare con i libri, senza scriverli, semplicemente raccontandoli. Il libraio suona sempre due volte è anche il titolo dello spettacolo che mettono in scena nei teatri, nei negozi, nei festival letterari, nelle scuole: uno spettacolo molto particolare dove loro propongono solo titoli da cui sono stati colpiti profondamente, raccontano le storie legate ai libri, non necessariamente la trama, ma anche aneddoti, curiosità, passioni che suscitano un titolo, un editore, un autore, un personaggio. Nessuno si annoia, ma si viene contagiati dalla voglia di leggere tutto in una volta.
Una scommessa che si è rivelata vincente perché i due Davide hanno la forza dell’indipendenza, possono fare quello che vogliono e questo li rende liberi. Tutto ciò che hanno immaginato è stato realizzato, ora servono sogni nuovi e la nostalgia del futuro.
«Capita che i non lettori diventino lettori e scoprano che la lettura non è noia, non è perdita di tempo, ma guadagno di vita, di molte vite altrui che diventano nostre». E allora speriamo che capiti!

INDILIBR(A)I – Il libraio suona sempre due volte

Il libraio suona sempre due volte
a cura di Matteo Eremo
Marcos y Marcos, 2013
pp. 188, € 13,00


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