INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti
Libreria Internazionale Il Mare
Via del Vantaggio, 19 – 00186 Roma
Tel. 063612155 – 063612091
[email protected]
http://www.ilmare.com
Un’oasi per gli appassionati di mare nel centro di Roma, a pochi passi da Piazza del Popolo, uno spazio raccolto e accogliente dove non si capita per caso o solo per acquistare un libro, ma per incontrare la passione del libraio Marco Firrao, sfogliare una vecchia carta nautica, trovare un accessorio per la navigazione o imbattersi in una mostra sui pesci del Mediterraneo, come quella di Massimo Leonardi, inaugurata il 2 ottobre.
È tutto questo e molto altro la libreria Il Mare, che il 20 maggio 2015 compirà quarant’anni. Fondata nel 1975 da Giulia D’Angelo, giornalista, fotografa e sub esperta, è gestita da molti anni dal figlio Marco Firrao. Di librerie così ce ne sono solo altre due in Italia, a Palermo e Milano. Il direttore del museo navale di Barcellona, Hidalgo, l’ha definita come la libreria di mare “più fornita del mondo”.
Massimo Leonardi e Marco Firrao)
La libreria sta per entrare nel quarantesimo anno di attività. Un percorso lungo e impegnativo. Proviamo a ripercorrere rapidamente le fasi più significative cominciando dall’inizio: quando e perché nasce Il Mare?
La libreria Il Mare nasce da una grande passione. Una passione per il mare, ovviamente, e per tutto quello che lo riguarda. Negli anni Settanta esistevano pochi testi divulgativi sul mare, i pesci, la navigazione, la subacquea. E spesso erano stranieri. Per quella che ora si definirebbe ‘community’ di amanti e studiosi del mare mancava un riferimento di questo tipo e per noi, che nasciamo come subacquei, è venuto quasi naturale crearlo.
Quali sono state le difficoltà più pesanti e le soddisfazioni più gratificanti?
Sarei banale nell’elencare quelle che in realtà sono le difficoltà di chiunque faccia impresa, piccola impresa soprattutto, nel nostro Paese. Mi piace di più pensare alle soddisfazioni. Siamo qui, dopo quarant’anni. Il nostro catalogo è ora il più ricco d’Italia, ma qualcuno dice del mondo. E la nostra clientela è internazionale e molto esigente. Ogni giorno impariamo qualcosa, ma ogni giorno allo stesso tempo regaliamo belle emozioni.
Nel caso della sua libreria sono state unite due passioni, evidentemente, mare e libri. E dopo quarant’anni il connubio sembra di quelli felici e inossidabili. Che cosa ne pensa?
In quarant’anni sono cambiate moltissime cose. Come dicevo prima, quando abbiamo iniziato si sentiva la mancanza di testi di divulgazione, orientamento e approfondimento dedicati al mare e la nostra impresa sembrava davvero azzardata. Ora, seppure il fascino di un bel libro sul mare resti per me, e per molti, intatto e ineguagliabile, ci dobbiamo aggiornare costantemente per fornire alla nostra clientela anche tutti gli altri strumenti utili per conoscere il mare, video, immagini, strumenti, mappe. In questo modo il connubio continua anche se non è più certo esclusivo. La specializzazione nel caso dei libri indubbiamente paga, ma ci costringe a essere sempre ‘sul pezzo’, come si dice in greco giornalistico.
Che cosa significa essere libraio oggi, e come si descriverebbe utilizzando i miti della storia letteraria? Don Chisciotte, Giovanni Drogo, Achab?
Un po’ Don Chisciotte un po’ Ercole e le sue sette fatiche. Ma più spesso mi sento la Madame Le Grand de Il porto dei sogni incrociati di Björn Larsson, la signora che raccoglie i racconti di tutti i marinai che fanno scalo nella sua città.(se non l’avete letto, ve lo consiglio).
Quali differenze ci sono tra un libraio e un venditore di libri?
Il libraio conosce bene quel che vende e sa a chi venderlo. Ma soprattutto il vero libraio per distinguersi dal venditore di libri, deve secondo me potersi prendere il lusso di scegliere cosa vendere.
Se lei fosse “solo” un lettore, che cosa le piacerebbe trovare in una libreria?
Un’oasi di silenzio, una fonte di ispirazione. Un porto sicuro per la mia curiosità e un capitano che la sappia assistere nell’approdo. Un po’ quello che cerco di essere io per i miei clienti.
Il nome Il Mare lascia pochi dubbi sui contenuti. Ci racconta ugualmente che cosa si trova nella sua libreria?
Prima di tutto libri. Suddivisi in settori molto specifici, in modo da aiutare la nostra clientela che spesso ha esigenze molte precise. E poi strumenti di navigazione, bussole, sestanti, carte nautiche, compassi, globi, fotografie, oggetti da cambusa e oggetti d’arte. L’arte e il mare sono intimamente connessi. Penso perché, come succede con alcuni libri, ha la capacità di trasmettere e prolungare l’emozione del contatto con il mare. Per questo le diamo molto spazio, o per lo meno tutto quello che possiamo.
Chi sono i suoi clienti?
Studiosi di biologia marina, scienza della terra, ingegneria navale, architettura, medicina, storia, archeologia. Subacquei, velisti, surfisti. Cantieri navali, armatori. Molti artisti e scrittori, spesso in cerca di ispirazione. E poi i bambini, i più curiosi e tenaci di tutti.
Il Mare non è solo una libreria, ma un brand consolidato. Ci parli delle altre attività sono sviluppate in questi anni.
Dopo pochi anni dall’apertura siamo diventati anche editori. Di libri di mare ovviamente. Dall’archeologia subacquea ai libri sui nudibranchi, dai romanzi ai portolani, fino all’ultimo nato che è una antologia dedicata a Vittorio G. Rossi, grande giornalista e viaggiatore di mare. E poi l’amore per il mare ci ha portato a impegnarci molto nella divulgazione. Con la pubblicazione di una rivista e l’organizzazione di corsi di patente nautica, archeologia subacquea, cucina di pesce, fotografia, meteorologia. L’impegno però più grande lo abbiamo profuso nell’organizzazione di alcuni grandi eventi: la Nuova settimana delle Egadi a Favignana, il 1° Festival Internazionale dell’Editoria del mare a Gaeta e in passato Amordimare, grande manifestazione dedicata al mare in Piazza del Popolo cui parteciparono tante grandi personalità internazionali legate al mare.
Ci spieghi meglio l’attività di editore. Acquista i diritti, provvede alla traduzione dei testi stranieri? Insomma, fa tutto da solo?
Abbiamo sempre fatto da soli in realtà. Non sono mai state necessarie traduzioni o trattative per l’acquisizione di diritti, perché abbiamo sempre pubblicato nostri autori.
Oltre a Giulia D’Angelo, fondatrice della libreria, giornalista e fotografa appassionata di mare, ci ricorda altre donne che hanno trovato nel mare oltre che una passione, la loro ragione di vita?
Sono tantissime, ma così sui due piedi mi vengono in mente Macrina Marilena Maffei, antropologa, autrice di bellissimi libri sulla tradizione femminile legata al mare delle nostre isole. Anita Conti, una esploratrice degli anni ’50 che ci ha regalato pagine indimenticabili sul Labrador e la Groenlandia. Marie Tharp, una delle donne più interessanti e ‘dimenticate’ del ventesimo secolo, la scienziata che mappò per la prima volta il fondo dell’oceano.
La passione per il mare è trasversale e moltissimi sono i personaggi, più o meno famosi, che sono entrati in libreria. Senza elencarli tutti, ne citi qualcuno: ad esempio il più stravagante, il più introverso, quello che mai si sarebbe aspettato di incontrare.
Sì la passione per il mare è davvero trasversale. Il mondo della politica, ad esempio, è rappresentato da clienti che coprono un po’ tutto l’arco costituzionale, da Massimo D’Alema a Gianfranco Fini. Pensandoci bene mi rendo conto che i più introversi, e allo stesso tempo fedeli, sono stati negli anni gli artisti, musicisti in particolare: Lucio Battisti, Nicola Piovani, Vinicio Capossela, Pino Daniele. Ovviamente molti gli addetti ai lavori che godono anche di grande popolarità, Folco Quilici ad esempio e Donatella Bianchi, una donna che ha davvero il mare nella testa e nel cuore. Mi piace anche nominare fra i miei clienti/amici Simone Perotti, l’autore del vendutissimo Ufficio di scoloramento ma anche di molti libri di mare. A furia di leggere e frequentare Il Mare (mi piace pensare che sia davvero un po’ per questo), ha mollato tutto e si è trasferito in barca a vela. Ora gira il mare con il suo Progetto Mediterranea una spedizione nautica, culturale e scientifica della durata di cinque anni per tutto il Mediterraneo. Non so se è stravagante, ma di sicuro è ‘un grande’, come si dice qui a Roma.
Si sta parlando, allo sfinimento, di crisi dell’editoria e delle librerie, soprattutto di quelle indipendenti, ma di che cosa hanno bisogno i librai in Italia?
Un mercato più disciplinato e una maggiore educazione alla lettura.
E la sua libreria di che cosa ha bisogno, eventualmente?
A quanto detto prima aggiungerei anche, e mi sembra ovvio, una maggiore attenzione al nostro mare, e a tutto quello che gli ruota attorno. Lavoro, ambiente, storia, cultura.
Volendo tracciare un percorso di letteratura di mare, io partirei banalmente da Salgari e concluderei con Bjorn Larsson. Ma ne suggerisca lei uno per il lettore “zero”.
Il Mare di Jules Michelet, Specchio del mare del grande Joseph Conrad, Pellegrino sul mare di Lagerkvist Par, La lunga rotta di Bernard Moitessier, Il mare intorno a noi di Rachel Carson, Come è profondo il mare di Nicolò Carmineo (su ambiente e inquinamento marino), L’uomo delfino di Jacques Mayol (mondo subacqueo), Il grande mare di David Abulafia (storia del Mediterraneo).
Quali sono stati i libri più venduti nell’ultimo mese?
Mi piacerebbe elencare romanzi e racconti, ma no, in verità i libri più venduti sono i testi tecnici professionali. Si trovano orami quasi solo da noi, ma sono tanti gli italiani che navigano per lavoro e studiano per prepararsi a questo. Subito dopo i testi più venduti sono i portolani, e i testi di storia militare navale sulla seconda guerra mondiale, sui nostri sommergibilisti soprattutto.
Che cosa c’è da leggere sul suo comodino?
Il grande mare di David Abulafia per Mondadori e L’enigma delle sabbie di Erskine Childers di Lantana, piccolo giovanissimo marchio indipendente romano.