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INDILIBR(A)I – Pagina 348: il libro più venduto a giugno

Creato il 02 luglio 2013 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

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Il libro più venduto a giugno è Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario di Amara Lakhous (edizioni e/o).

Cosa hanno in comune un maialino, una moschea e una presunta faida tra romeni e albanesi? Lo scenario è Torino, quartiere San Salvario, ad alta densità multietnica. Quelli che ne escono peggio sono il caporedattore e il direttore del giornale per cui lavora il protagonista, il cronista di nera Enzo Laganà. Pur di guadagnare visibilità, i due sono pronti a credere alle frottole che gli propina Laganà. Grazie a improbabili gole profonde, il cronista trasforma una serie di omicidi tra immigrati in una guerra di mafia. Tutto prima che emerga una meno appetibile storia di speculazione immobiliare, orchestrata dalla criminalità organizzata. Il maialino del titolo, finito in moschea, ricorda fatti realmente accaduti. Non mancano poi comitati “Padroni a casa nostra”, animalisti a oltranza, mamme premurose del sud – Laganà è “terrone di seconda generazione” – e zie appassionate di quiz televisivi. Uno spaccato del paese, raccontato con penna leggera da Amara Lakhous, scrittore di origini algerine che si conferma profondo conoscitore dell’Italia di oggi, così diffidente e incapace di vedersi allo specchio. Pochi anni fa ancora a Torino si poteva leggere: “Non si affitta ai terroni”. E, dice Lakhous, andrebbe tenuto a mente per il futuro. (Salvatore Aloise su «Internazionale» – 10 giugno 2013).

Amara Lakhous è nato ad Algeri nel 1970 e vive in Italia dal 1995. Laureato in fi­lo­sofia all’Università di Algeri e in
Amara Lakhous

Amara Lakhous

antropologia culturale alla Sapienza di Roma, in questa stessa università ha conseguito un dottorato di ricerca sugli immigrati musulmani arabi in Italia. Dello stesso autore e/o ha pubblicato Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio, (premio Flaia­no per la narrativa e premio Racalmare – Leonardo Sciascia), romanzo da cui è stato tratto l’omonimo film, diretto da Isotta Toso, Divorzio all’islamica a viale Marconi e Un pirata piccolo piccolo. I suoi romanzi sono stati tradotti in diverse lingue. Oggi vive a Torino. «Venire a vivere a Torino non è stata una scelta casuale. Dovevo seguire le tracce del personaggio, Enzo Laganà,cronista di nera, meridionale di Calabria. Quando ho immaginato di seguire il mio personaggio dovevo andare a vivere in una città di immigrazione. Poteva essere Milano, ma Torino è molto meglio. Qui mi sono trovato benissimo. Enzo Laganà  potrebbe diventare un personaggio seriale».

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Su Via dei Serpenti la recensione di Un pirata piccolo piccolo.

Un pirata piccolo piccolo di Amara Lakhous
Traduzione di Francesco Leggio
Edizioni e/o, 2011
pp. 176, € 17,00

Qui il video dell’incontro in libreria, il 20 aprile 2013, con Sandro Ferri, editore di e/o.

 


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