INDILIBR(A)I - Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti
Libreria del Viaggiatore
Via del Pellegrino, 165 – Roma
tel. 06-83503490
La pagina Facebook Twitter
Nata nel 1991 da un’idea di Bruno Boschin e un paio di amici poco più che ventenni, la Libreria del Viaggiatore era diventata negli anni un punto di riferimento a Roma non solo per i viaggiatori veri e propri, ma anche per gli appassionati di letteratura odeporica e i lettori in generale. Nei suoi 50 metri quadri, dove solo apparentemente regnava quel caos caro ai cultori delle librerie di una volta, si trovava davvero di tutto: dalle guide turistiche a libri fotografici stranieri, dagli atlanti ai racconti di viaggio nuovi, rari o fuori catalogo. Via del Pellegrino 78 non era solo una libreria, era un’oasi, un luogo in cui perdersi e poi ritrovarsi, un po’ cambiati.
È per questo che, quando è stata annunciata la morte di Bruno a inizio 2014, sono stati in tanti a capire che la città aveva perso una parte importante del proprio ecosistema culturale. Ed è ancora per questo che la curiosità è tanta, oggi, verso la neonata Libreria del Viaggiatore, che ha aperto i battenti lo scorso novembre a pochi passi dalla sua sede originaria, in Via del Pellegrino 165. Dietro l’iniziativa, Eleonora Pellegrini e Luigi Politano, editore della Round Robin editrice: il nuovo spazio (160 metri quadri su due livelli) sarà anche, infatti, la nuova casa della redazione, che da una decina d’anni è attiva nel campo della saggistica e della narrativa con un taglio sociale.
Abbiamo rivolto qualche domanda proprio a Luigi Politano per conoscere meglio la libreria.
Partiamo dall’inizio: da quali esigenze nasce questa nuova iniziativa?
Dopo la morte di Bruno si era creato uno spazio vuoto nella vita culturale romana, la Libreria del Viaggiatore era un importantissimo punto di riferimento non solo per i lettori della capitale. Contemporaneamente, la Round Robin cercava un posto in centro per la propria redazione, così abbiamo unito le forze e abbiamo deciso di cavalcare questa opportunità.
In cosa si manterrà lo spirito originario della libreria, e quali saranno invece le novità?
Round Robin vanta più di dieci anni di esperienza nel settore: contiamo quindi da una parte di recuperare l’idea di Bruno, di un luogo dove conservare e coltivare la cultura del viaggio, e dall’altra di infonderle nuova linfa. Della libreria originaria abbiamo conservato l’atmosfera accogliente, in una location non troppo in vista. Abbiamo mantenuto anche la ricchezza del catalogo, forte dei suoi libri rari e introvabili o fuori catalogo; questa è la base sulla quale costruiamo le nostre iniziative, che contribuiscono a creare la nuova identità della libreria.
Per esempio?
Innanzitutto, molti eventi della Round Robin verranno proposti qui; ci saranno poi corsi di formazione su come scrivere guide di viaggio, grazie alla collaborazione con l’editore Polaris. Abbiamo anche un’area per le presentazioni e stiamo ultimando il nostro caffé letterario, un angolo dove perdersi e viaggiare lontano; oltre a questo, ci sarà un piccolo spazio dedicato a mostre e reportage fotografici, alimentato magari dalle passioni dei nostri stessi lettori.
Cosa potremo aspettarci nel futuro della Libreria del Viaggiatore?
Stiamo pensando di organizzare un festival dedicato al viaggio in qualche isola del Mediterraneo, per portare la libreria al di fuori dei suoi confini fisici… insomma, siamo sempre alla ricerca di nuove idee per diffondere la cultura del viaggio. In futuro penseremo anche a offrire consulenze di viaggio grazie ad accordi con tour operator di fiducia.
Quale ruolo ha l’editoria indipendente in questa coraggiosa impresa?
Nell’assortimento vogliamo dare spazio all’editoria indipendente e di qualità. Con Polaris, editore a noi affine per interesse e progettualità, abbiamo accordi particolari che ci consentono di valorizzare l’intero loro catalogo nei nostri locali. Per il resto, stiamo firmando accordi sia direttamente che indirettamente con gli editori per fornire loro un terreno fertile in cui proporre le loro pubblicazioni, sia relative al viaggio che alle culture in senso lato. Il nostro, a ben vedere, è un progetto anche politico: un’avventura (condita con un pizzico di sana incoscienza, come ogni grande avventura) all’insegna della qualità e della ricercatezza che salverà il mondo del libro, in un’epoca di cartelli e grandi gruppi editoriali.
Ringraziamo Luigi Politano per il suo tempo e la sua disponibilità, e auguriamo un grande in bocca al lupo agli impavidi avventurieri della Libreria del Viaggiatore.