Magazine Diario personale

Indispettendo il pesce piccolo

Creato il 28 marzo 2010 da Ransie @_Ransie_
E' che io sono un po' asociale. Chiusa, forse è, meglio.
Di solito, spesso, quasi sempre nessuno mi chiede favori. Niente di niente.
Perché con me in pochi hanno confidenza.
Sono restìa per natura.
Anche a lavoro, lavoro a parte s'intende, non mi chiedono mai di più perché resto indifferente, ho da fare, cazzo vuoi?!
Questa premessa per dire che a me manco chiamano sul cellulare o casa, o inviano posta o email per chiedermi "il voto elettorale". Poi io sta cosa non l'ho mai capita. Cioè, tu mi chiedi il voto, ok. Ma non si vota chi in teoria ha il programma che si sente più logico e soddisfacente? Chi ispira più fiducia? Per ideali e non per ideologia, favoritismo, cazzate grandi come le case mai realizzate? Va be a me non chiamano tanto io manco gli rispondo, glisso se sto di buona vena.
Eppure ieri qualcuno con fare da figo mi ha chiesto di votare uno che c'ha un po' la faccia come il culo.
E stamattina, sebbene mi sia chiusa in casa immersa in manuali di linguistica italiana, ho sentito voci elettorali bizzarre e oscene. Che io, che sono un pesce piccolo, cosa minchia devo andare a chiedere o cosa spero di ottenere da qualche pomposo coglioncello che siede la poltrona elettorale?
Niente, nel senso più profondo del nulla.
E poi chissenefrega dove lo mettiamo?!
Non è vero che un'idea non ce l'ho. Non è vero che non mi informo (oddio la politica non è tra le mie passioni ma certo non scendo dall'albero di banano).
Comunque tra poco vado. Dopo pranzo e prima della serie A. Bassa affluenza, fila nulla. Entro, esercito il mio diritto di cittadina donna e me ne vo, così come se fosse la cosa più semplice del mondo.
Per la meritocrazia, per un po' di onestà, per respirare aria nuova anche se non è detto che sia pulita.
Tanto a prenderlo nel culo siamo sempre noi: i pesci piccoli, solo che non so dove ce l'abbiamo il culo.
Indispettendo il pesce piccolo

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