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Indovina chi è l’autore…

Creato il 31 gennaio 2013 da Csimmve

Cambiamento e trasparenza

Ho trovato delle osservazioni interessanti che mi sembrano adattarsi bene a questa frase pre-elettorale. Qualcuno ne riconosce l’autore? Chi non riuscisse potrà comunque scoprirlo alla fine dell’articolo.

1 La gente vuole vedere atteggiamenti mutati da parte dei dirigenti, si attende un esempio morale, in particolare dai superiori. Dove c’è un buon dirigente c’è anche il successo. Le abitudini psicologiche che hanno messo radici nel corso degli anni non possono essere abolite per mezzo di un decreto, per quanto formidabile. Purtroppo dobbiamo ancora liberarci di certe formule superate per lavorare con la gente, formule legate alla nostra tendenza verso le campagne ideologiche e la magniloquenza. È necessaria una lotta lunga e intensa, una lotta contro la burocrazia, gli splendori ingiustificati, gli slogan astratti e le ostentazioni pompose. Sono necessari più ordine, più coscienziosità, più rispetto reciproco, più onestà.

2 I problemi che il nostro paese sta affrontando implicano una rivalutazione dei sindacati negli affari sociali. I nostri sindacati costituiscono una forza formidabile. Purtroppo negli ultimi anni hanno manifestato una minore attività. In diversi campi hanno ceduto le loro prerogative ai dirigenti economici e non hanno usato con adeguata efficienza vari loro diritti. Il nuovo ruolo dei sindacati deve consistere principalmente nel conferire un più forte orientamento sociale alle decisioni economiche, controbilanciando l’abusivo ampliamento del potere tecnocratico che negli ultimi anni è diventato un fenomeno diffuso nell’economia. I comitati dei sindacati devono mostrarsi energici e non comportarsi come se fossero i docili soci della direzione.

3 Oggi è indispensabile per il paese coinvolgere più attivamente le donne nella gestione dell’economia, nello sviluppo culturale e nella vita pubblica. L’ampiezza dell’emancipazione femminile viene spesso considerata come un metro per giudicare il livello sociale e politico di una società. Nel corso degli anni e della nostra storia non abbiamo prestato attenzione ai diritti e alle esigenze specifiche della donna. Una democratizzazione della società è impossibile senza attribuire maggiore importanza al ruolo delle donne.

4 I giovani rappresentano un potenziale enorme. È la generazione più giovane quella che vivrà e lavorerà nella società futura.

5 L’Europa è una casa comune, dove la geografia e la storia hanno strettamente intrecciato i destini di dozzine di paesi e di nazioni. Se il mondo ha bisogno di relazioni nuove, l’Europa ne ha bisogno ancora di più.

Siete riusciti a riconoscere chi è l’autore di queste e molte altre assennate osservazioni? Ebbene sì, è Mikhail Gorbaciov.  Anno 1987 a proposito dell’Urss e della perestrojka… non vi sembrano quanto mai attuali e adatte alla situazione del nostro paese? Perestrojka non è stata solo uno slogan ma un nuovo modo di intendere e di fare politica. Gorbaciov non ha avuto paura di mettere mano a un sistema prossimo al collasso. Non si è limitato a parlare, si è assunto tutte le responsabilità in prima persona e ha lavorato con onestà e trasparenza per cambiare il suo paese. E con onestà e trasparenza si è dimesso quando lo ha ritenuto necessario. Forse i nostri politici dovrebbero andare a ripetizione dal vecchio Misha. Magari, con qualche corso di recupero, alla sufficienza morale e intellettuale prima o poi ci arrivano… “Dum spiro, spero”.


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