(altri livelli)
la non belligeranza nelle palpebre,
ma i denti dicono il contrario:
sapremmo vincere senza farli stridere?
manuale di insolubità.1
di quando il mio nome era non ancora
sono rimasti quattro sassi
-praticamente senza peso-
se li poni in un lavandino
diventano seni
inviolabili
valeria
ogni volta che valeria muore
le piastrelle si stringono e
trasudano i succhi disperati
dell’assenza. allora
lei si piegherebbe disperata di asciugarlo,
o non vederlo, almeno
sorridere, se non fosse morta.
Poesie a Dio – after eden
Ci alziamo dal nostro amore di decubito soltanto per pisciare
il resto del tempo trascorre come un palinsesto inerte.
Quello che ci viene bene: scopare, mangiare, ballare.
Nemmeno dormire è luogo sacro.
Dio è la quotidiana irregolarità per cui il mondo
può continuare a svilupparsi fagocitare soprattutto
peggiorare.
pulsioni.1
questa puttana condivisa di cui ci pregiamo di aver forgiato il nome e
le forme, le voglie, le terribili irrealizzabili leggi, il respiro, questa puttana
condivisa con le gambe sempre pronte a (fingere di) inghiottirci tutti
che promette che saremo le uniche, che ci realizzeremo pienamente
dovremmo smettere di ascoltarla, dovremmo smettere di accarezzarle le ciocche.
http://www.gretarosso.com/
Filed under: poesia, scritture Tagged: Greta Rosso, Inediti, Nudità Delle Parole, poesia