La necessità di cogliere la vera essenza delle cose, il desiderio di vedere con i propri occhi e trattenere lo svolgersi di un gesto e di un’idea, l’imprendibile sensazione di riversare dentro di sé l’attimo che fugge, apre questa breve selezione di poesie di Natalia Stepanova, parte di una raccolta che vedrà la luce per i tipi de La Vita Felice. La Poesia è un afferrare lesto del midollo d’ogni pensiero, un ricordo da stampare nell’infinito per restituirlo intatto all’eternità “perfetto come quello greco”. Nella brevità Stepanova trova la perfezione dell’assoluto o anela ad essa come messaggio di vera consapevolezza del verso. “Custodire e salvaguardare” rappresentano quasi un diktat etico di fronte all’amore, anch’esso inteso nella sua più debole prospettiva quale la provvisorietà; “senza cuore e senza sangue”, esso si trasfigura nella forma di involucro dei sogni nobilitando l’imperfezione di un sentimento immenso ma fallibile, per il quale si lotta e per cui incessantemente ci si spende, nonostante. Il dono, nell’incertezza, senza garanzia alcuna di sincerità, è qualcosa da accettare così com’è, accogliendolo in tutta quella grandezza di cui non si riescono però a scorgere gli angoli più oscuri. La caducità delle cose della vita invita il poeta a riflettere sul loro corso, a domandarsi se sia migliore l’ignoranza all’onniscienza, se la felicità che induce il momento unico e irripetibile possa ricondurre all’innocenza dell’ignorare, in un processo di catarsi auto inflitto, forse germe dell’immortalità. La Bellezza dell’imperfezione, l’imperfezione della Bellezza, l’accettazione del ciclo della vita e della morte.
Federica Galetto
Natalia Stepanova, nata a Saratov, Russia. Vive e lavora a Roma dal 1972. Ha pubblicato due libri di poesia in lingua italiana. Interprete e traduttrice, ha tradotto in lingua russa, in collaborazione con E. Vaghin, il romanzo di Barbara Alberti “Gelosa di Majakowskij”. Varie pubblicazioni di sue poesie e di alcuni suoi saggi sono apparse negli anni sulle riviste italiane e russe. Ha ricevuto diversi premi per la poesia. Attualmente cura la rubrica “La Russia in versi” dell’edizione online di Russia Oggi.
Una poesia breve
Mi piacerebbe una poesia breve,
Un componimento che abbia dentro
Un segreto, una grazia da amare,
Al cuore che dicesti, nel parco
D’ombra, sola camminavi.
Ma non si rivelano a me i misteri
Dell’esistenza – né della mia e non già
Del mondo da custodire in un verso
Che fosse perfetto come quello greco.
L’istante di un fiore fugace e di morte,
Talmente, da non più sembrare.
* * *
Il misterioso lavoro delle api
Procedeva imperturbabile
Di miele selvatico e amaro.
Fu alle armi antiche per te
La chiamata degli Arcangeli,
Per custodire e salvaguardare
L’urgenza di un amore provvisorio.
È vero, ci sono gli amori
Senza cuore e senza sangue
In un corpo – l’involucro
Della materia preziosa -
Che ne conserva i sogni.
E non vi è la sincerità assoluta
Nè tantomeno vi è la certezza
Per noi di un dono.
* * *
Ignorare o essere immacolati
Dalla conoscenza onnisciente
Forse è lo stesso che essere
Immortali o innocenti.
Difficile a dirsi, so solo che
Da ignorante fui felice.
Inediti, tratti da “Il sentimento barbaro” di prossima pubblicazione con La Vita Felice.