Per WSF Stefano Reggiani ha scelto quattro inediti. Due libri di poesia all’attivo. Un romanzo in preparazione. Per quanto possa tenersi legato a se un dubbio non c’è verso che non tenti di slegarlo, di riempire i vuoti dei punti interrogativi, di usare ogni senso a servizio di una ragione meditabonda che vuole aprirsi al mondo, la poesia di Stefano Reggiani. . E la poesia si serve di questo giovane poeta per scoprire le certezze delle cose, denudarle e ricoprirle con le riflessioni dei versi. Spesso limpidi e misurati, quasi vetrificati dalla sabbia che scende dal tempo del “saggio che dubita” e riempie la clessidra di un tempo nuovo.
I poeti fioriscono quando vanno in putrefazione
La poesia è un quadro
che cambia espressione
se la costringi spalle al muro
lei ti fissa
mentre prendi la mira.
Ogni poeta germoglia
dopo l’ultimo respiro
se c’è qualcuno
disposto a tenergli la mano
perché il trapasso
getta i frutti
nella pancia di chi
è già satollo.
Coglilo allora
nel pieno della sua follia
perché dopo sarà primavera
e in un prato fiorito i colori
sono tutti maledettamente identici.
S’era visto
lo scheletro dentro
la vita è carnivora
la morte, vegetariana
lascia mazzi di fiori profumati.
Apnee
Cerco un’assenza
per carpire la centralità
di una presenza.
Quella mancanza è un sogno
che sfibra l’argine delle tempie,
rompendo le barriere in un diluvio
scuro come la notte.
Ognuno respira a pieni polmoni
prima di dormire
confidando che l’apnea
duri per l’intero sogno.
Ognuno respira corto all’alba
sperando che l’apnea finisca
col sole ancora a metà.
Il respiro è un gas
sedotto dall’attesa
di un’apnea perenne.
La bugia del sole
Quando ho le idee confuse
appoggio i nervi
sulla cresta del vento
con la testa all’insù.
Chissà
se chi vive sulle nuvole
con il rischio di cadere
riesce a dormire ad occhi chiusi.
Ne benedico il trasformismo
scambiandolo per un sottile inganno
e forse perché sono
gli unici corpi a dividerlo
dalla bugia del sole
che si trova troppo lontano
per essere credibile.
E lui
come un avvoltoio
disegna cerchi sulla testa dei pupi
mossi dalla mano invisibile
di un’equivoca morale
e il vagabondo
figlio d’un baratto schernito
disegna piramidi
fino all’estremità dell’immaginazione
risultando preda indigesta.
E se una sagoma sfora
la propria ombra
il sole deve avere l’aria stanca
o almeno respirare
col beneficio del dubbio.
Compromesso
Credevo di muovermi
fuori dal gregge
ma la diversità non e’ un mondo a parte
bensì una parte di esso.
Sono sceso a compromessi
per non diventare io stesso
il Compromesso
firmando
la mia condanna a vivere.
Si sa che il corista fuori armonia
finisce sacrificato
per due note stonate
tese
a ingrassare il nulla.
Stefano Reggiani nasce a Reggio Emilia il 17 Giugno 1982. Ha conseguito studi amministrativi e, grande amante della scrittura e della lettura riesce ad infilare, fra un calcolo e l’altro, qualche verso di poesia grazie ad una spiccata propensione allo sdoppiamento di personalità.
Nel 2009 viene pubblicato nell’Antologia Città di Monza con la poesia “Matrioska”, ottiene una segnalazione speciale al 6° Concorso Internazionale Il Corto Letterario e l’Illustrazione con la poesia “Naufrago”.
Nel 2010, dopo la pubblicazione sull’antologia Marguerite Yourcenar con la poesia “Randagio”, esordisce con la sua prima raccolta poetica edita da Gruppo Albatros – Il Filo dal titolo “Fra le crepe di un sospiro” ed è finalista al Premio Letterario Giovane Golden 2010 nella sezione inediti con la poesia “Livree rosse”.
Nel 2011, grazie alla sua prima pubblicazione, vince il premio della giuria al Premio Letterario Via Francigena 2011, ottiene un diploma di merito al Premio Nazionale Alberoandronico e arriva terzo al Premio Letterario Giovane Holden. A maggio, insaziabile, pubblica la sua seconda antologia poetica “Appeso per i piedi all’orlo del mondo”.
Nel 2012 ottiene il secondo posto nel Premio Internazionale Sirio Guerrieri con la sua seconda pubblicazione e ottiene una segnalazione al Premio Marguerite Yourcenar con un suo racconto dal titolo “L’ultimo ritratto”.
Nel 2010 e nel 2011 accompagna con i suoi scritti mostre collaterali della manifestazione Fotografia Europea a Reggio Emilia e partecipa a svariate rassegne poetiche fra cui “Ciclopoetica” e “Poesie a strappo”.
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