Risorgimental
Di molto son piene le fosse:
di fatti che erano idee di rivolta,
di regimi chiusi ai popoli sparsi,
di un futuro e moderno orizzonte
di statuti romantici
a liberare dai disposti di Uno solo.
Quante notti a muoversi e non dormire,
sotto lune di gradi diversi,
a sperare strategici piani,
progetti sociali di una base imperfetta
che sogna assemblee nazionali.
E poi donne che muovono mondi,
relegate a domestici regni,
mostrare le loro fortezze
anche sotto spoglie smentite.
Sono piene di questo quei fori
dove la luce s’infila
nel credo di una condivisione
che non tiene fuori
quelli che hanno testa per dire
che anche loro son vivi.
Germile
E poi non venne la neve
a sfarinare mie spigolature,
tue nere levità.
Sarà il freddo a far aprire invece
il fiore dal nome che non ricordo,
dal profumo lanciato nell’aria di un paese
lontano dal mare.
Canterò così la mia promessa vista dall’alto,
una profondità toccata ballando
sulle foglie della sera quando
il desiderio salta e incorona la testa.
Scriba silente
Mi stai seduto accanto
e annoti la solitudine affollata che calpesto.
Dal silenzio traduci un mormorio continuo di apparizioni.
Come un camminare accostato
Ferite tostate come fiori da mangiare,
sorprese imbandite come involtini rivoltati
dall’incerto atmosferico tempo,
a primavera iniziata.
Quel che tira nella vita
è la pretesa di non muoversi,
disastroso proteggere sé stessi
dalle intemperie di sé stessi,
come un camminar accostato
lungo le case degli altri,
in cerca di quella
che sembra difficile abitare.
Biografia
Vincenzo Errico è nato nel 1960 a Collepasso nella provincia di Lecce. Nel 1985 si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Urbino, con una tesi in criminologia sulla delinquenza minorile. Ha svolto l’attività legale fino al 1991. Nell’ottobre dello stesso anno si trasferisce a Roma, dove lavora presso la segreteria di una scuola pubblica. Il suo interesse per la letteratura e la poesia prende forma al tempo delle superiori in seguito all’incontro col professore Aurelio D’Andrea, fratello del poeta Ercole Ugo. Consegue la maturità con una tesina sul poeta francese Arthur Rimbaud.
Nel 1993 la rassegna quadrimestrale di cultura Galleria di Caltanissetta, diretta da Mario Petrucciani e Vincenzo Consolo, pubblica tre sue poesie: E poi un grido; Tutto va come a riva; Se chiudere gli occhi portasse. Nel 1995 la rivista internazionale di letteratura italiana Gradiva (n° 1 vol. 6 State University of New York at Stony Brook), diretta da Luigi Fontanella, pubblica i versi: Volata poesia delle lacrime. Nel 1996 la casa editrice salentina Madona Oriente (Melpignano), pubblica il suo primo libro di versi Retrovie, una raccolta a quattro mani, insieme a Giuseppe Farinella. Nel 2003 vince un poetry slam organizzato dalla rivista bimestrale Origine, diretta da Michele Infante, con la pubblicazione sul n° 1 febbraio 2003 dei versi: Due sborrate, due visioni. Nel 2006 la casa editrice Ananke di Torino pubblica un’antologia di poeti contemporanei, curata da Gianluca Polastri, dal titolo Cuori Smascherati, sulla quale appare la poesia: Ti vedo. Nel 2010, partecipa a Pugliamondo, un’antologia di poeti pugliesi edita da Edizioni Accademia di Terra d’Otranto – Neobar, nella quale compaiono dieci poesie. Dal 1998 al 2011 cura una rubrica mensile di poesia sulla rivista Aut del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma.
Cura un’antologia dal titolo “Scritte sugli angoli” dove ci si potrà trovare anche poesie sue ed è su: www.neobar.wordpress.com.
Vincenzo Errico: http://taccuinoblu.wordpress.com/
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