- CUOIO CAPELLUTO SENSIBILE E IRRITATO
La percezione di disagio a livello di cuoio capelluto può derivare da tre situazioni diverse: disidratazione e secchezza, cuoio capelluto sensibile che deve essere calmato, cuoio capelluto poco ossigenato che va stimolato.L'eccessiva sensibilità può essere causata da aggressioni fisiche, chimiche e/o da stati psicogeni che alterano il film idrolipidico causando secchezza, prurito, arrossamento, irritazione e desquamazione della cute. Questi sintomi possono essere associati ad altre disfunzioni (come la forfora) oppure presentarsi da soli per predisposizione individuale. Una notevole percentuale di persone lamenta di avere la pelle sensibile oppure disidratata, quindi non dimentichiamoci che il cuoio capelluto è pur sempre pelle. In ogni caso la manifestazione prevalente è quella della perdita di acqua e del rossore. Pelle secca e arrossata che chiede di essere calmata, decongestionata con trattamenti che puliscano ma che siano il più possibile dilicati. Impacchi di emulsioni oleose e lavaggi con soluzioni dermoprotettive sono ideali senza dimenticare che, innanzi tutto, abbiamo un cuoio capelluto che chiede di essere reidratato.E' vero anche che molte persone lamentano una cute atrofica, stanca, anelastica, scarsamente reattiva, quindi una tale sensazione è ragionevole che si possa presentare anche sul cuoio capelluto, che si presenta scarsamente ossigenato quando l'irrorazione sanguigna è scarsa e il sistema linfatico non drena a sufficienza, causando assottigliamento, cattivo nutrimento della cute e scarso allontanemento delle scorie metaboliche. In queste condizioni viene rallentato il metabolismo ed il rinnovamento cellulare.
- FORFORA
La presenza sul cuoio capelluto di squame di cheratina che si staccano e si rendono evidenti in quel fastidioso inestetismo chiamato forfora determina la proliferazione di microrganismi che si nutrono di questa produzione cutanea. L'aumento delle popolazioni microbiche porta al prurito e talvolta il numero dei microrganismi è tale da portare ad una vera e propria micosi. La forfora appartiene al quel vasto gruppo di manifestazioni a carattere psicosomatico che va sotto la definizione di Para-Psoriasi. Come la Psoriasi anche la forfora non è suscettibile di un protocollo terapeutico. Va e viene ad ondate successive, prevalentemente al cambio di stagione ed in occasione di forti convolgimenti nel quotidiano che portano a periodi di stress. E' indispensabile la migliore delle azioni di pulizia di cui siamo capaci tenedo presente che tale pulizia va effettuata senza aggressioni. La secchezza conseguente a lavaggi troppo energici e con prodotti troppo aggressivi porterebbe ad una accentuazione della produzione di squame. Il migliore degli atteggiamenti è quello che prevede la prevenzione delle manifestazioni con il trattamento regolare, a cicli, indipendentemente dal maniferstarsi della forfora. Ogni individuo che ha la forfora sa in quale periodo dell'anno questa si manifesta con maggiore vistodità e si può programmare una corretta prevenzione.
- SEBORREA
La presenza di untuosità sul cuoio capelluto e sui capelli determinata l'appesantimento dello stelo che diventa intrattabile, non mantiene la piega e perde la sua naturale morbidezza. Non sempre tale untuosità è dovuta ad un vero eccesso di sebo, talvolta è dovuta alla diluizione del sebo a causa dello sfasamento del film idrolipidico. Questa seconda condizione che prende il nome di Iperidrosi è più frequente della tipica seborrea. Il risultato è lo stesso: un capello pesante ed intrattabile che richiede lavaggi frequentissimi e che difficilmente risponde ai normali trattamenti.L'eccesso di sebo rappresenta la risposta ad una caratteristica individuale del profilo ormonale. Gli ormoni chiamati in causa sono gli androgeni, in particolare il Testosterone e la sua forma modificata dall'enzima 5-alfa-reduttasi (lo stesso che sarà responsabile delle alopecie androgenetiche). Nel maschio questo fenomeno è frequente nell'adolescenza ed intorno ai trent'anni. Talvolta porta alla calvizia, quando il fenomeno è dovuto all'attività dell'enzima 5-alfa-reduttasi. Nella femmina, invece, rappresenta l'accentuazione di un fenomeno fisiologico: ogni donna dalla terza settimana del proprio ciclo vede aumentare la produzione grassa della propria pelle fino alla fine della quarta settimana per poi ritornare ad una normale produzione con l'inizio del nuovo ciclo. In molte donne questo fenomeno si accentua e determina uno squilibrio della normale produzione sebacea. L'iperidrosi è invece dovuta ad uno squilibrio del sistema nervoso autonomo. Ogni minima emozione porta ad una sudorazione profusa con brusche variazioni della temperatura locale, col risultato di una diluizione del sebo che fa apparire la pelle ed i capelli infarciti di una fastidiosa umidità. Sia l'eccesso di sebo che l'iperidrosi presenti dovranno essere trattate senza la asportazione esagerata del grazzo cutaneo. Questa asportazione determinerebbe quel fenomeno chiamato rebound sebaceo per cui la pelle, dopo essere stata sgrassata, ingrassa ancora di più.
- ALOPECIA - CADUTA
Il cuoio capelluto attraversa, nell'arco della vita, varie fasi di ricambio con capelli nuovi che crescono al posto di quelli che sono caduti. Talvolta accade che il normale ciclo di ricambio si interrompa. Questa situazione realizza la condizione che comunemente definiamo caduta senza ricrescita. Con "caduta" intendiamo quindi la mancata ricrescita, poichè è perfettamente normale che i capelli cadano, normalmente ne cadono 70/80 al giorno. Tra le cause di alopecia vengono principalmente ricordati: farmaci, stress, traumi, disordini ormonali, carenza di sali minerali ed oligoelementi per anoressia o gravi stati debilitanti, gravidanza e parto.Per certo possiamo dire che nell'uomo e nella donna i capelli cadono in modo e per motivi differenti. Se escludiamo i casi dove esiste una precisa ed individuata causa enzimatico-ormonali (intervento dell'enzima 5 alfa reduttase) e per stress. Nella donna cadranno prevalentemente per stress. In entrambi i sessi possono cadere per mancanza di nutrimento o eccesso di sebo. Abbiamo diverse condizioni distinte tra loro: androgenetica, aerata, seborroica, da senescenza, traumatica:Nella Alopecia androgenetica si esprime una ereditarietà legata al sesso, il gene interessato si trova sul cromosoma X e la caduta tende ad essere irreversibile. Nelle cellule della ghiandola sebacea gli ormoni androgeni, in particolare il testosterone, vengono elaborati in prodotti derivati che sono tossici per il follicolo. Questo processo metabolico avviene per opera dell'enzima 5-alfa-reduttasi, che è il principale responsabile dell'alopecia.Nella Alopecia aerata i fattori patogenetici sono svariati e determinano caduta transitoria. Colpisce il cuoio capelluto determinando zone prive di pelo dove, però, i follicoli sono ancora presenti ed attivi, visibili come tanti puntini. Colpisce indistintamente uomini e donne di qualunque età, ma interessa prevalentemente i maschi adolescenti e gli adulti intorno ai 30/35 anni.La Alopecia seborroica è causata da una forfora non trattata correttamente che sfocia in seborrea. In questo caso abbiamo l'azione congiunta fra tossicità degli androgeni e compressione della papilla dovuta all'accumulo, all'interno del follicolo, di sebo che non riesce a defluire.Per la Alopecia da senescenza che può essere più o meno precoce va detto che anche i capelli invecchiano. La riduzione della lunghezza dei tempi di durata della fase anagen è fisiologica. Col tempo i capelli si fanno più fragili, perdono colore, riducono il diametro del fusto, diminuiscono la crescita e quindi tendono a "cadere".La Alopecia post partum si manifesta in seguito al parto per i fenomeni di rmbalzo ormonale riguardanti la brusca caduta dei livelli progestinici, ma viene anche a far parte della cosidetta "sindrome post-partum", nella quale i fattori chiamati in causa sono soprattutto di tipo depressivo.L'Alopecia cicatrizale un'infezione del follicolo che lentamente si distrugge ed è causa da un fungo.
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