Quanto può guaire un cane ferito.
Troppo poco l’abbiamo rincorso, quasi morto di dolore e di spavento. Non si lasciava più raggiungere.
E poi sulla via di casa mi distraevo cercando Venere che tramontava e Giove che albeggiava, e dal balcone ho puntato il telescopio al grappolo delle Pleiadi nascenti.
E poi ho pensato alle navi da crociera illuminate, ai viaggi possibili.
E poi alla strana ostessa dell’agriturismo dove siamo riusciti a mangiare qualcosa, un pasto opprimente.
Ma distrarsi non era possibile. Lui era sempre là, con quella povera zampa sollevata, che orinava per lo spavento e piangeva disperato. E mi guardava.
Qualcuno lo aveva abbandonato prima, però. Qualcuno lo aveva lasciato per strada disorientato e solo, prima che le nostre ruote dure offendessero il suo corpo morbido, coperto di pelo bianco.
Se stanotte proveremo a dormire ci sveglieranno i suoi guaiti, dal bosco.