Con il pullulare di corsi per il tempo libero e con questa mania di Pinterest, soprattutto all'inizio, ci si sente tutti preda di una gran frenesia. Poi, nella pratica, ci si scontra con texture, materiali, gestualità e oggettiva mancanza di gusto. Manca spesso anche un pensiero iniziale, una logica, tutti concentrati sulle tendenze, l'archiviazione delle idee, la riproduzione meccanica e il risultato finale. La performance anche nel tempo libero...
'Creazione' è parola decisamente abusata; 'creatività' è quel mix sempre diverso tra pensiero e tecnica, che bisogna conoscere e si affina e si suda. Che fatica, altro che minimo sforzo.
E poi c'è la storia dei gesti, dei segreti tramandati, delle ricette segrete...
L'artigianato è arte? Discorso lunghissimo. Sì, in molti casi lo è. Ma non è lo schermo di un pc a dircelo.
L'artigiano professionista normalmente non ha tempo e voglia di promuoversi o di stare a sottilizzare sulle differenze tra hobbismo e professionismo, tra gioco e lavoro. Tuttavia, queste differenze vanno pure notate, non può finire tutto in un calderone. Troppo spesso è così e il web amplifica la confusione, illudendo tutti che 'si-può-fare'.
E' un sabato mattina freddissimo, mi è un po' passato il mal di ossa da febbre ma mi è rimasta quella svagatezza stralunata che mi fa sentire bambina. Mando un salutino a Ladoratrice via mail, realizzo di avere la prospettiva di un fine settimana murata viva e decido di trasformare l'armadio a muro della Bionda, ricoperto dall'odiata tappezzeria anni settanta (ne avevo già parlato qui).
Beata incoscienza. E via con l'infantilismo.
Parto con il blu, ne ho tanto, era in sconto. La superficie è grumosa ma il risultato, nell'insieme, appare bello uniforme.
Poi decido di buttar lì delle bolle di sapone. Le guardo bene, non sono per niente trasparenti... la rigiro in pianeti e stelle, più o meno...spennello l'argento canticchiando Bowie...
Panico. E gli altri quattro pannelli?
Il petto di pollo mi guarda, gli altri abitanti della casa pure.
Li nutro, che si è fatta 'na certa.
Subito dopo pranzo, rapido consulto ("Schiarire, schiarire!") e mi butto a fare le nuvole e un albero con radici profonde. Sono in vena, lo doro pure un po' con la tempera giotto (embè!).
Poi mi faccio prendere la mano, partono i loschi figuri... la lumaca è davvero imbarazzante, lo so. Gli uccellini, malamente scoppiazzati, mi convincono un po' di più. I pesciolini sì, quelli sono proprio spontanei, sono miei.
Pesci tra le radici? vabbè...
Mi fermo solo perché è finito l'armadio.
Tutto questo per dire:
* che è merito de Ladoratrice se sabato ho avuto, per qualche ora, cinque anni. E me la sono goduta.
* che magari con un progettino iniziale i risultati sarebbero stati meno strampalati, ma questo mi è proprio impossibile, è davvero più forte di me. La verità è che nelle attività manuali al massimo posso aspirare alla bozza, se ci arrivo (qui no, per esempio). Ammetto che spesso affronto così anche la mia vita. Mumble.
* che ho un altro armadio a muro nel ripostiglio, anche questo ricoperto dall'orrida tappezzeria anni settanta. Lui mi guarda, io lo guardo.
* che...
E proprio mentre io giocavo, Ladoratrice lavorava (anche se lei dice 'fo i balocchi'). Perché per certe cose non basta appellarsi al bambino interiore. Occorre anche essere vecchi per avere "la memoria nelle mani" (cit.).