“Non è un segreto voglio portare la Coppa del mondo a 40 squadre. Quaranta nazionali sono solo il 19% dei paesi membri della Fifa, non è poi così tanto se si considerano le competizioni continentali che coinvolgono una media del 30% dei team affiliati”. Torna così sul progetto di allargare la platea dei soggetti che prenderanno parte ai mondiali, oggi sono 32, il neo presidente della Fifa Gianni Infantino.
(goal.com)
Infantino (FIFA) sul futuro del calcio: “Mondiale a 40 squadre e tecnologia in campo”. ”Se daremo ad altre 8 nazioni la possibilità di qualificarsi daremo a tante altre il sogno di partecipare – prosegue il dirigente italo-svizzero in una intervista a ‘Fifa.com’ -. Certamente ci sono questioni che dobbiamo analizzare e discutere come ad esempio l’impatto che questo allargamento avrà sul calendario, ma credo che non ci sarà alcun problema. Ma dovremo guardare a questi fattori molto seriamente e poi andare avanti”.
Tra le priorità della presidenza Infantino lo sviluppo del pallone in giro per il mondo: “Ho viaggiato molto visitando diversi paesi vedendo coi miei occhi cosa serve. Credo che possiamo e dobbiamo fare molto. Dobbiamo investire in programmi su misura perché le esigenze di paesi come Bhutan, Madagascar, Svizzera o Paraguay sono differenti – aggiunge il numero uno della Fifa -. Dobbiamo ascoltare e coinvolgere i calciatori nelle nostre attività, e non penso solo alla fase decisionale ma anche allo sviluppo delle attività sociali dove abbiamo una responsabilità importante. A tal fine costituirò un team formato da leggende del calcio”.
Un’altra sfida importante è quella che prevede un maggior uso della tecnologia sui campi di gioco. “E’ un argomento importante che dobbiamo valutare, nel 2016 non si può chiudere gli occhi di fronte a questo. La goal-line technology è già una realtà, dobbiamo esaminare la questione ed effettuare dei test per vedere in quali circostanze usarla. E’ importante capire che genere di impatto potrebbe avere sui match, una delle peculiarità del gioco del pallone è la fluidità, non ci sono dei break per visionare i filmati relativi a una azione. Se la fluidità di gioco sarà garantita passeremo a valutare come la tecnologia può aiutarci ma dobbiamo partire con test mirati”, spiega Infantino. ”Se si troverà un equilibrio? Credo di sì. La tecnologia si evolve diventando sempre migliore quindi, se possiamo aiutare in qualche modo gli arbitri a prendere le decisioni giuste, questo fa parte di un discorso di trasparenza. Dobbiamo essere in grado di accogliere questa opportunità -sottolinea il presidente della Fifa che poi affronta il tema del calcio femminile-. Dobbiamo avere una strategia di azione per lo sviluppo del calcio in rosa, e non mi riferisco solo al campo ma anche a un ruolo dirigenziale per le donne nelle federazioni e alla Fifa”.
Infine Infantino rivolge un pensiero ai tifosi: “Vorrei che credessero in me perché sono io stesso un tifoso, so cosa significa viaggiare dei giorni per seguire la propria squadra. Il pallone senza i tifosi non è niente. Abbiamo bisogno dei giocatori e dei tifosi, questi due elementi sono stati trascurati troppo a lungo, è giunto il momento di cambiare”. (ADNKRONOS)