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Da quando, scrivendo la mia tesi di laurea, ho scoperto che in alcuni stati gli infermieri svolgono attività di Biblioterapia, mi sono decisamente entusiasmato. Mi piacerebbe davvero molto unire queste due professioni, un sogno. Realizzabile? Non so, ho molte perplessità. Uno dei problemi che esistono in Italia è la progettazione sul lungo termine. Ciò che non mostra risultati in poco tempo viene accantonato. Un esempio sono le attività di prevenzione. Si tende a considerarle inutili e costose. E quando si tratta di costi è davvero raro che qualcuno faccia i conti su ciò che la sottrazione di fondi provocherà in futuro. E poi queste mancanze saranno dimenticate e quindi non considerabili nel presente. Lo stesso vale per la Biblioterapia. E' un'attività che non produce effetti immediati e quindi investirci viene considerato da molti superfluo. Se poi consideriamo tutto questo negli ospedali, comprenderete facilmente come la cosa sia addirittura un miraggio. E' considerato, giustamente, primario il benessere fisico, ma i bisogni psico/sociali appaiono un orpello. Ma non tutti la vedono in questo modo. Nell'articolo che trovate qui, datato 1962, viene scritto di quanto importante sarebbe la collaborazione tra infermiere e bibliotecario ospedaliero. Bellissimo leggerlo! Peccato che nessuna delle due figure, così come descritte, esistano da noi. Ma nel futuro bisogna sempre sperare!
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