«Tutto è cominciato perché, quando è uscito Gomorra, Roberto Saviano mi ha mandato una copia del suo libro con una dedica un po’ impegnativa: “A Peppe Lanzetta che per primo ha messo viso e mani all’inferno”. Ma come si fa a parlare dell’inferno quando poi ci vivi dentro, lo mastichi, lo digerisci, lo inghiotti, lo respiri?»
Vincent Profumo è uno dei boss più feroci e potenti della camorra. È ricco, temuto e rispettato. Appassionato di musica lirica e devoto a padre Pio, è circondato da quattro donne: la moglie e le figlie MariaSole, MariaLuna e MariaStella, così battezzate in omaggio a Maria Callas.
Tutto bene, sanguinariamente bene, finché Vincent non si ritrova alle prese con il Cinese e la nuova mafia che arriva da Oriente: da quel momento di sangue ne scorrerà ancora di più.
InferNapoli racconta l’epopea di un «malamente» cinico e passionale, un cattivo che sembra uscito da una pulp fiction in salsa napoletana. Peppe Lanzetta irrompe nell’intimità del boss, nelle sue paure, nei suoi ragionamenti, nelle sue reazioni istintive, nel suo corpo appesantito.
Di lui non ci nasconde nulla: né la ferocia e le debolezze, né la simpatia e la distorta umanità. Attraverso i sentimenti e le emozioni di Vincent, con la musica delle sue parole, con il ritmo di un film d’azione, InferNapoli ci fa sprofondare nel fango e nell’inferno del cuore nero d’Italia, con tutta la sua disperata vitalità.
PEPPE LANZETTA (Napoli, 1956) debutta sulla scena nel 1983 con Napoletano pentito. Autore e interprete di numerosi spettacoli teatrali, ha vinto con Malaluna il premio Olimpici del teatro 2004. Attore e autore anche per cinema e televisione, ha lavorato con registi come Piscicelli, Tornatore, Cavani, De Crescenzo, Loy, Martone, Asia Argento, Scimeca, Abel Ferrara. Ha pubblicato libri di racconti, ballate, romanzi, tra cui Figli di un Bronx minore, Incendiami la vita e Giugno Picasso (Premio Domenico Rea 2006). Il suo sito è http://www.peppelanzetta.it/.