Segnalazione e nota della Dott.ssa Marina Baldi, membro dell’Associazione “Zero39 all professional services in one network”
Un recentissimo lavoro, pubblicato dai ricercatori dell’Università di Auckland, diretti dal prof. Marian G. Showell, sulla prestigiosa Cochrane Library, mette in evidenza il ruolo positivo dell’assunzione di sostanze antiossidanti sulla qualità del liquido seminale.
L’analisi accurata di 35 ricerche svolte su 2500 coppie ha dimostrato l’effettiva efficacia di questi composti, quali vitamina C ed E, zinco, carnitina e magnesio già conosciuti come sostanze anti-invecchiamento, capaci, secondo i ricercatori, di contrastare l’azione dei radicali liberi, pericolosi per la salute e la sopravvivenza degli spermatozoi.
Diventa quindi fondamentale che il partner maschile delle coppie che si avvalgono della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), soprattutto per fattore maschile, si sottoponga a terapie antiossidanti, per migliorare il trofismo del tessuto germinale e la quantità di spermatozoi.
Per consultare il lavoro originale seguire il seguente link: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21249690
Dott.ssa Marina Baldi
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