È chiaro, così, che nel 2014 si allargherà ufficialmente anche da noi la battaglia per i contenuti video online, legali e di qualità, che negli Stati Uniti ha già consacrato Netflix, capace di 38 milioni di utenti nel mondo che hanno deciso di pagare otto dollari al mese all’azienda in cambio di un catalogo da oltre 50 mila titoli tra serie tv e film. Per non farsi trovare impreparati dall’arrivo, in ritardo, del colosso Usa, sono pronti a scendere in campo due big della televisione italiana. Mediaset, con Premium Infinity, e Sky Italia, con River.
Del progetto Infinity del Biscione si è scritto molto pur avendo pochi dettagli. Ma complici le recenti indiscrezioni sulle mosse di Sky, Mediaset ha deciso di venire allo scoperto e ha raccontato al Corriere diversi dettagli sul proprio servizio, al debutto il 9 dicembre. Premium offrirà un catalogo di circa 5000 titoli tra film, serie tv, fiction e cartoni animati. Una «libreria» che raccoglierà pellicole uscite tra il 1950 e il 2012 e solo serie tv complete, un catalogo ampio, con materiale già visto ma riorganizzato in un’offerta adatta a giovani e famiglie. Due le settimane di prova previste, dopodiché l’abbonamento mensile sarà di 9 euro, pagabile con carta e Paypal. Per accedere al servizio basterà la registrazione. Accanto all’offerta a costo fisso, Mediaset ha previsto un pacchetto in pay per view (a circa 3 euro): i film ancora in sala. Per accedere al catalogo supplementare, e acquistare il singolo film, non occorrerà sottoscrivere l’offerta mensile. Ad Infinity si potrà accedere da pc, smartphone, tablet (Android e iOs, con applicazione nativa), dalla tv di casa grazie agli accordi con i produttori di Smart Tv, dalle console Playstation e Xbox, e infine dai decoder satellitari e terrestri bollino Gold. Con un solo account si potranno visualizzare i contenuti su cinque dispositivi, e su due in contemporanea. Un’offerta interamente in HD, con doppio canale audio e anche sottotitoli in lingua originale. Tra i contenuti nessun anticipo di prodotti trasmessi dai canali generalisti.
Cologno Monzese per una volta gioca d’anticipo e la risposta web di Sky si chiamerà River. Il «fiume» dello streaming di Murdoch e soci dovrebbe iniziare a scorrere da febbraio-marzo e il servizio non avrà nessun vincolo contrattuale: così come con Infinity, e il papà Netflix, il cliente potrà sottoscrivere l’offerta per un periodo limitato, e poi decidere di rinnovarla anche mese per mese. Il modello è quello di NowTv, la piattaforma della britannica BSkyB, dove con 9 sterline si può portare a casa lo Sky Movies Pass, e avere a disposizione per un mese una selezione dei film in programmazione sulla pay tv. Con poco meno di 10 sterline, invece, ci si assicura la compagnia dei sei canali sportivi targati BSkyB.
Il prossimo anno dunque sembra essere quello giusto in cui anche l’Italia si allineerà al resto dei Paesi europei in termini di offerta di contenuti di intrattenimento online, di qualità e a basso costo. E quello in cui l’incertezza sullo sbarco di Netflix potrebbe come detto terminare. E il gigante americano, che ha tracciato la linea del nuovo modello di tv online senza decoder e contratto, per una volta arriverebbe in ritardo.