INFLAZIONE..problema della CINA..!!

Da Roxioni
Dopo aver annunciato misure, per frenare l'impennata dei prezzi alimentari, che continuano ad accrescere la rabbia dell'opinione pubblica, i leaders cinesi devono affrontare una sfida per calmierare le forti pressioni inflazionistiche, che sono latenti in tutti i settori dell'economia interna. Gli analisti, a tal proposito dicono che piuttosto che la causa, il salto a due cifre del costo degli alimenti, è un sintomo di una diffusa e crescente pressione sui prezzi. Pertanto la maggioranza di loro, danno la colpa ad una continua marea di prestiti bancari, che secondo il governo di Pechino, necessità di una correzione dei tassi di interesse, in modo da stringere il credito, prima che tali aumenti  arrivino in altre parti dell'economia cinese. A tal proposito, il governo del dragone è intenzionato ad imporre (se è necessario) controlli sui prezzi dei prodotti alimentari, ad aumentarne la produzione ed a dare anche sussidi in prodotti di base alle famiglie in difficoltà. Tutto questo è causato da un'esagerato aumento dei prezzi, che ad ottobre 2010 ha raggiunto il 10,1% su base annua, spingendo l'inflazione ad au tasso del 4,4%, il più alto da 2 anni a questa parte. Il flusso dei prestiti bancari poi, ha alimentato anche la speculazione immobiliare, spingendo di conseguenza molto in alto il costo degli alloggi. Con questo clima, il più grande paese asiatico, si appresta ad affrontare un periodo economico piuttosto surriscaldato da un'inflazione che accenna ad aumentare sempre di più, mentre il surplus commerciale da tempo regna incontrastato nei magazzini. Esportare non basta più, ora servono anche delle consone soluzioni di politica economica, che aiutino i consumi interni, senza intaccare il potere d'acquisto della popolazione.

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