Dell' utilizzo corretto degli antibiotici assolutamente inutili in quest asituazione vi abbiamo già raccontato più volte.
Per rallentare l’influenza stagionale e la sua diffusione tra la popolazione, sono raccomandate inoltre alcune misure di prevenzione sanitaria, come lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; rimanere a casa quando si è malati, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone; assumere farmaci in grado di ridurre la temperatura e il dolore solo quando strettamente necessario.
Se volete conoscere la situazione della vostra zona e l'evoluzione della patologia il sistema Influnet rappresenta un ottimo strumento di monitoraggio aggiornato settimanalmente, potete anche scaricare l'applicazione gratuita.
Ecco i dati della scorsa settimana e le fasce di età più coivolte :
"Durante la seconda settimana del 2015 i casi stimati di sindrome influenzale sono circa 350.000, per un totale di circa 1.391.000 casi dall’inizio del periodo di sorveglianza. Il livello di incidenza, nell’attuale stagione, è simile a quello osservato nelle precedenti stagioni influenzali, in modo particolare nella stagione 2012-2013.
Il valore dell’incidenza totale rilevato dalla rete di medici sentinella presenti in tutto il territorio nazionale è pari a 5,77 casi per mille assistiti; le regioni più colpite sono Marche e Veneto, seguite da Campania ed Emilia Romagna.
La fascia d’età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni, con un’incidenza pari a 11,15 casi per mille assistiti. Si è verificato un brusco aumento del numero dei casi anche nella fascia dei giovani adulti: nella fascia d’età tra i 5 e i 14 anni il valore si attesta a 6,37.
Nella fascia 15-64 anni il livello dell’incidenza è 6,23, mentre tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni è 2,80 casi per mille assistiti.
L’influenza è una malattia provocata da virus e non va confusa con un semplice “malanno di stagione”; le sue complicanze vanno dalle polmoniti batteriche alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche), alle sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini). In Italia le complicanze dell’influenza causano circa 8.000 decessi, in particolare nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio."