CRITERI E NOTE METODOLOGICHE - Per la stagione 2012/2013 la torta da spartire tra i club di Serie A è pari a 966 milioni di euro. A questi vanno sottratti i 16.5 milioni che vengono assegnati alle squadre retrocesse nelle ultime due stagioni (5 milioni di euro per il primo anno e 2,5 milioni di euro alle squadre retrocesse nella stagione 2010/2011; contributo dimezzato in caso di disputa di una sola stagione nella massima serie).
In definitiva, le 20 squadre della Serie A 2012/2013 si dividono tra loro - in percentuali diverse - 949.5 milioni di euro. Cifra destinata a salire nelle prossime stagioni per arrivare ai 1006 milioni di euro della stagione 2014/2015.
CRITERI GENERALI con cui vengono suddivide le Risorse Economiche Nette (REN), vale a dire i 949.5 milioni di euro di cui sopra:
- 40% in parti uguali
- 30% in base al bacino d'utenza (25% sulla base dei sostenitori e 5% sulla base della popolazione residente nel Comune in cui gioca la squadra)
- 30% sulla base dei risultati ottenuti dalla squadra (5% sulla base dei risultati della stagione, 15% sulla base dei risultati del quinquennio precedente, 10% sulla base dei risultati storici dal 1946/1947).
Per quanto riguarda il numero dei sostenitori delle 20 squadre di Serie A, la simulazione ha preso in considerazione la tabella pubblicata da "La Gazzetta dello Sport" nel marzo 2012 in cui veniva ripresa l'indagine demoscopica commissionata dalla Lega Calcio nel novembre 2011. In assenza di altri dati, il numero di sostenitori di Sampdoria e Torino è stato ipotizzato pari a quello del Genoa. Ecco qui la tabella:
COMMENTO - Partendo dal dato della simulazione si possono fare alcune osservazioni. La legge sui diritti collettivi ha ridotto le distanze tra le big e le squadre più piccole, ma il sistema resta abbastanza sbilanciato a favore delle prime:
- Le prime 6 squadre si assicurano il 50% delle REN
- La prima squadra (Juventus) prende oltre 4 volte l'importo dell'ultima (Pescara).
FONTI:
BLOG-IN DENTRO LO SPORT
LA BIBLIOTECA DEL TIFOSO