Quando pensiamo al mentire siamo portati a collocare tale azione all’interno di una dimensione negativa e moralistica. Come afferma Giorgio Nardone nel libro “Mentire dicendo la verità”, «Secondo Sant’Agostino, il mentire è colpevole solo quando c’è la chiara intenzione e volontà di ingannare l’altro.»
Mentire, distorcere la realtà, rappresenta un “processo naturale” dal momento che la nostra mente vive di costanti autoinganni sotto diversi punti di vista: clicca sull'immagine per accedere all'infografica che ho preparato e che illustra i vantaggi e gli svantaggi del mentire.