Nell’articolo sulla scelta e il suo paradosso abbiamo scoperto che per l’Architettura dell’Informazione la “quaestio” non è relativa alla quantità, ma alla qualità delle informazioni e che esistono diverse proposte per delineare e superare questo problema.
Recuperare le informazioni in maniera veloce e intuibile, senza perdersi nella valanga di dati presenti è un problema complesso, esistono molte teorie ed euristiche riguardanti la gestione dei contenuti e il modo in cui questi debbano essere formalizzati: una fra queste è la teoria dell’ Information Foraging di Peter Pirolli e Stuart Card
Scopriamo insieme di cosa tratta!
La storia dell’ Information Foraging
Nel 1990 Peter Pirolli e Stuart Card ricercatori del Palo Alto Research Center hanno formulato la teoria dell’Information Foraging, mutuata dalla più conosciuta e già affermata teoria dell’ Optimal Foraging.
La teoria dell’Information Foraging studia il modo in cui gli uomini recuperano le informazioni che a loro interessano; come diceva Erwin Schrodinger, se il corpo si ciba di materia, allo stesso modo la mente si ciba di informazione.
Secondo questa interessante visione gli uomini sarebbero degli Informivori, in quanto si nutrono di informazioni.
Gli essere umani intesi come ‘Informivori’ prendono costantemente decisioni sul tipo di notizie che a loro interessano e su quali vie siano maggiormente convenienti per raggiungerle. Pensate alle svariate migliaia di informazioni presenti nel Web: la scelta del percorso da seguire per appagare il proprio bisogno di conoscenza è sicuramente fondamentale, cosi come è fondamentale nell’economia della ricerca del cibo valutare quale preda inseguire e quale no.
In pratica: l’uomo cerca sempre di ottimizzare il suo sforzo nel raggiungere uno scopo sia che si tratti di cacciare per procurarsi del cibo, sia che si tratti di cercare delle informazioni, in entrambi i casi la via più facile e meno dispendiosa verrà perseguita.
La cognizione umana e tutti i suoi processi di apprendimento non sono modulati sulla base di utilizzo di una piattaforma web, ma è altrettanto significativo il fatto che il comportamento umano sia adattivo e su questa sua peculiarità si basa la ricerca dell’informazione in maniera rapida, ottimizzando il consumo energetico per ottenere il miglior risultato con il minimo sforzo.
L’essere umano è adattivo non solo quando deve ricercare il cibo, ma anche quando è alla ricerca delle Informazioni
Informazione come cibo
L’idea di informazione come cibo è collegata all’esigenza di nutrimento da parte degli animali, esplicato nell’ Optimal Foraging Theory: come esiste una esigenza fisiologica di cibo che porta alla sua ricerca, raccolta e assimilazione, allo stesso modo questi passaggi possono essere ritrovati e analizzati all’interno della ricerca delle informazioni.
Gli uomini necessitano di cibare la mente con informazioni e le ricercano per assimilarle: i presupposti fondamentali all’interno della teoria di Pirolli e Stuart sono i concetti di Information Scent e di Information Snacking.
Con Information Scent si intende la capacità degli individui di valutare quali siano i luoghi migliori per recuperare le informazioni che interessano: basandosi su una serie di indicatori relativi all’ambiente informativo, gli esseri umani sarebbero in grado di distinguere in quali luoghi è più facile reperire quelle di maggior interesse, tramite i titoli, le parole chiave e di comparare quale è la loro aspettativa con il risultato sperato.
Con Information snacking si intende la tendenza ad assaggiare l’informazione e capirne la sua valenza: trovare la giusta informazione e dunque assaggiarla non è così banale come sembra.
